Con la liberazione di altri piccoli rapaci notturni, si dà continuità all’attività di contrasto della abnorme proliferazione del ghiro, attraverso opportune azioni di ripopolamento di predatori specifici con esemplari recuperati presso i Centri Regionali di Recupero della Fauna Selvatica, sulla scorta dell’indirizzo impartito in proposito dal Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale.
Ieri infatti, sono stati liberati nel comprensorio nebroideo altri 4 esemplari provenienti dal Centro di Recupero di Messina. Alla data odierna sono infatti 6 gli esemplari liberati in questo ultimo scorcio di stagione. Si spera adesso che gli esemplari liberati possano fissarsi sul territorio andando ad irrobustire la presenza di predatori specifici e contribuire al riequilibrio del rapporto preda/predatore. Ovviamente, per la migliore risoluzione della problematica, andranno anche poste in essere tutte le altre azioni di un importante piano integrato di contrasto che deve vedere il recupero dei noccioleti abbandonati o trascurati, l’eliminazione di anfratti e relitti di costruzioni idonei a rappresentare siti di nidificazione, la creazione di fasce di discontinuità di vegetazione ed ogni altro intervento proteso ad ottenere una significativa riduzione di habitat idonei allo svolgimento del ciclo biologico del ghiro, insieme all’attuazione del piano di controllo ecologico recentemente autorizzato dall’ISPRA.
L’accordo quadro per la Filiera Corilicola Siciliana, in via di definizione presso il competente Assessorato, potrà inoltre rappresentare la più opportuna sede di organizzazione e rappresentazione degli interessi di settore per la rivalutazione di un intero comparto produttivo che in passato ha rivestito un importantissimo ruolo economico-sociale, assicurando anche un significativo livello occupazionale di manodopera specializzata e non.