Torre di controllo di Reggio Calabria chiusa, atterraggio obbligato, con tutti i disagi che ne conseguono per i passeggeri, a Lamezia Terme. In piena estate si è dunque riproposto il problema legato alla chiusura, nelle ore notturne, dell’Aeroporto dello Stretto.
L’aereo dell’Alitalia, partito da Roma e diretto a Reggio Calabria è stato costretto a far rotta su Lamezia Terme, poiché lo scalo reggino effettua servizio assistenza decollo/atterraggio, solamente h18. Questa – ha dichiarato il deputato nazionale di “Fratelli d’Italia” Ella Bucalo – soprattutto in periodi d’alta stagione, è una situazione inverosimile ed inaccettabile. Per lo scalo che serve una importante fetta della regione Calabria e l’intera area dello Stretto di Messina, è quindi indispensabile un’autorizzazione h24, al contempo è diventata improcrastinabile la costruzione di una aerostazione nella provincia di Messina. La parte tirrenica di questa, molto popolosa e tra le più attive dal punto di vista imprenditoriale, risulta infatti troppo distante dai maggiori aeroporti siciliani. Pertanto, anche un piccolo scalo che permetta il collegamento con le maggiori città italiane, sarebbe sufficiente per agevolare lo spostamento di persone e merci. Inutile affermare – ha concluso l’esponente barcellonese di Fratelli d’Italia, componente della commissione lavoro – che sotto il profilo turistico, la zona tirrenico-nebroidea-peloritana, seconda in Sicilia per presenze nel 2018, ne trarrebbe enormi vantaggi.