Non sembrano placarsi i problemi di stalking e violenza sulle donne. Nei giorni scorsi a Messina si sono verificati tre distinti casi, che hanno visto i Carabinieri e i Poliziotti della città peloritana impegnati a contrastare e difendere le vittime della violenza.
Il primo caso riguarda un 41enne italiano tratto in arresto per i reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi, lesioni personali e violenza privata.
I fatti sono accaduti nel pomeriggio di martedì quando una gazzella dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile, impegnata nel controllo di una persona sottoposta agli arresti domiciliari, veniva attirata dalle urla di un uomo e dal lamento di una donna provenienti da una vicina abitazione.
Arrivati sul pianerottolo della casa, i Carabinieri, approfittando del fatto che l’uscio dell’abitazione era socchiuso, hanno deciso di entrare.
I militari dell’Arma hanno appreso chiaramente quanto stava accadendo: l’uomo aveva impedito alla donna di allontanarsi di casa, sottraendole il cellulare ed i documenti.
La vittima ha indicato ai Carabinieri tutti i contorni della lite, scaturita per motivi banali e degenerata in un’azione violenta ai danni della donna che, trasportata al Policlinico di Messina, è stata medicata e ha ricevuto una prognosi di 7 giorni.
Una relazione con l’uomo, sposato appena un anno prima, caratterizzata da maltrattamenti, sopraffazioni e aggressioni che la vittima subiva e sopportava.
Il 41enne è stato condotto dai Carabinieri in caserma e dichiarato in stato di arresto poiché ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi, lesioni personali e violenza privata.
Nella mattinata del 4 settembre, l’arresto effettuato dai Carabinieri è stato convalidato e, nei confronti dell’uomo, è stata disposta dal Giudice la misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Il secondo arresto riguarda un 42enne messinese, per il reato di atti persecutori.
I fatti sono accaduti nella tarda serata di martedì quando una donna ha deciso di recarsi presso i Carabinieri della Stazione di Messina Principale per denunciare gli atti persecutori posti essere nei suoi confronti da parte del suo ex fidanzato.
Mentre la donna era all’interno degli uffici dell’Arma, tuttavia, il 42enne, venuto a conoscenza del fatto che la vittima lo stava denunciando, prima l’ha più volte minacciata inviandole messaggi intimidatori sul cellulare al fine di dissuaderla e, successivamente, le ha danneggiato la macchina forandole le gomme e rigando la carrozzeria.
Tuttavia, l’uomo non aveva considerato che l’autovettura era parcheggiata a poche decine di metri dalla caserma dei Carabinieri.
Infatti, i militari dell’Arma in servizio alla porta d’ingresso della caserma, si sono accorti di quanto stava accadendo e sono riusciti ad intervenire bloccando l’uomo in flagranza e trovandolo in possesso di un cacciavite e di una mazzetta di ferro da muratore utilizzati poco prima per danneggiare l’autovettura della donna.
La vittima è stata escussa dai Carabinieri della Stazione di Messina Principale e del Nucleo Operativo della Compagnia di Messina Centro ai quali ha raccontato una serie di condotte delittuose poste in essere nei suoi confronti da parte del 42enne, mai denunciati dalla stessa per paura e conclusisi nel danneggiamento dell’autovettura.
Il 42enne è stato dichiarato in stato di arresto poiché ritenuto responsabile del reato di atti persecutori e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in attesa del processo tenutosi con rito direttissimo nel primo pomeriggio di mercoledì.
L’arresto effettuato dai Carabinieri è stato convalidato e, nei confronti dell’uomo, è stata disposta dal Giudice la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.
Infine l’ultimo caso riguarda un 49enne messinese arrestato per il reato di atti persecutori.
Nella notte tra mercoledì e giovedì i Carabinieri della Stazione di Messina Principale, nell’espletare un normale servizio di controllo del territorio, nel centro cittadino hanno sorpreso un uomo mentre stava danneggiando lo specchietto laterale di un’autovettura.
Immediatamente i militari dell’Arma si sono fermati bloccando l’uomo, identificato in un 49enne del posto, e lo hanno condotto in caserma.
La conseguente attività d’indagine ha consentito di accertare che l’autovettura danneggiata dall’uomo era di proprietà dell’ex moglie e che tale gesto non era isolato.
La vittima, infatti, è stata escussa dai Carabinieri della Stazione di Messina Principale e del Nucleo Operativo della Compagnia di Messina Centro. Ai militari dell’Arma ha raccontato di una serie di condotte delittuose poste in essere nei suoi confronti dal 49enne, mai denunciate dalla stessa per paura e conclusesi nel danneggiamento dell’autovettura.
L’ex marito non si era rassegnato alla fine del matrimonio ed aveva posto in essere una serie di azioni persecutorie ai danni della donna costretta a subire vessazioni, sopraffazioni, minacce, aggressioni e pedinamenti.
Il 49enne è stato dichiarato in stato di arresto poiché ritenuto responsabile del reato di atti persecutori e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, svoltasi nella tarda mattinata di venerdì.
L’arresto effettuato dai Carabinieri è stato convalidato e, nei confronti dell’uomo, è stata disposta dal Giudice la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.