venerdì, Novembre 22, 2024

I dettagli dei due arresti per tentato omicidio in stile mafioso a Messina

foto conferenza stampa 1

Alle prime luci dell’alba di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 2 persone ritenute responsabili dei reati di tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso, porto e detenzione di armi da sparo, rapina aggravata e trasferimento fraudolento di valori.

Il provvedimento trae origine dal tentato omicidio del 64enne pregiudicato CUSCINÀ Francesco, avvenuto il 25 agosto 2018 sul Viale Giostra a Messina. Del fatto di sangue sono ritenuti responsabili il 39enne CUTÈ Giuseppe ed il 22enne GATTO Paolo, entrambi messinesi, che in concorso tra di loro, avrebbero compiuto “atti idonei a cagionare la morte” dell’uomo, “esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco, colpendolo alla testa, all’addome e al braccio”, con l’aggravante “di aver commesso il fatto con premeditazione e con modalità mafiose”.

L’attività investigativa ha consentito di ricostruire il movente riconducibile ad un contrasto interno alla cosca mafiosa del quartiere di Giostra e la dinamica dell’agguato armato, commesso in pieno giorno.

Intorno alle 8.45 di quella mattina i due arrestati, a bordo di un motociclo, hanno raggiunto la vittima che si trovava in sosta con il proprio motociclo sul Viale Giostra. Si sono affiancati al 64enne ed hanno esploso alcuni colpi d’arma da fuoco in direzione dell’uomo, sparando per uccidere. Ma non sono riusciti a portare a termine l’azione delittuosa a causa dell’inceppamento della pistola.

Nonostante le dichiarazioni fuorvianti di CUSCINÀ, il 64enne vittima dell’agguato, le indagini condotte dai militari dell’Arma, hanno consentito di ricostruire la dinamica dei fatti e attribuire la responsabilità del tentato omicidio ai due arrestati.

Infine le indagini hanno evidenziato, così come riportato dal G.I.P. nell’ordinanza, il “clima di omertà e reticenza che ha contrassegnato l’intera vicenda”.

Al termine delle operazioni gli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Messina.

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