Il Consiglio Comunale di Milazzo ha approvato il bilancio di previsione 2018-2020. In sette hanno votato a favore. Si tratta dei consiglieri Quattrocchi, Coppolino, Spinelli, Abbagnato, Manna, Puliafito e Italiano. Cinque gli astenuti, rimasti in aula soltanto per garantire il numero legale e la successiva votazione, ovvero i consiglieri Nanì, Foti, Piraino, Bagli e Saraò. Sei dell’opposizione hanno invece abbandonato l’aula. Prima di arrivare al voto sul Documento Unico Programmatico, gli stessi consiglieri presenti sono stati chiamati a votare la proposta relativa al Piano di alienazioni e valorizzazione degli immobili. Dopo i chiarimenti forniti dal tecnico, ingegnere Tommaso La Malfa, sui quesiti formulati nella seduta precedente dal consigliere Giuseppe Midili. Il responsabile della parte gestionale dell’Ente ha fatto sapere che i Molini Lo Presti erano inseriti tra i beni indisponibili del Comune, la qualcosa comunque non avrebbe impedito la possibilità di venderli. Quindi, ha riferito dell’esistenza di un comodato d’uso con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per un immobile all’interno sempre dell’opificio di via dei Mille. Infine ha negato la presenza di richieste nell’anno 2018 per una rivalutazione dei beni inseriti nel patrimonio comunale. Preso atto di quanto riferito da La Malfa, la proposta è stata approvata con 8 voti favorevoli (i sette che hanno detto sì al bilancio oltre Nanì) e 4 astenuti. Entrambe le deliberazioni sono state dichiarate immediatamente esecutive.