«Da un’attenta analisi sulla molteplicità e sulla complessità del sistema di fatturazione dell’ATO ME1 spa, emergono degli aspetti che vanno affrontati con onestà politica ed intellettuale.
Innanzitutto è opportuno premettere che è giusto pagare i tributi, secondo le proprie capacità contributive, ma è altrettanto vero che è giusto pagare il giusto, con tempi e modalità ragionevoli».
La PortaVoce del M5S Antonella Papiro analizza la situazione delle fatture consegnate a cittadini e negozianti orlandini e della provincia di Messina appartenenti all’ATO ME1, in liquidazione.
«Un aspetto importantissimo sul quale vorrei soffermarmi è relativo alla proposta giunta in questi giorni in merito all’apertura di uno sportello, a Capo d’Orlando, a cui possono rivolgersi i cittadini per ricevere informazioni; la proposta è senza dubbio apprezzabile e condivisibile, dobbiamo fare squadra a tutela dei Cittadini.
Come dicevamo, il sistema di fatturazione è complesso e diversificato; occorre conoscere i termini di decadenza e di prescrizione, affinchè i cittadini legittimamente e consapevolmente decidano se perseguire la scelta di impugnare l’atto innanzi alla commissione tributaria, azione che va fatta singolarmente dopo aver richiesto all’Ente i termini e le modalità di notifica degli atti.
Viste le numerose richieste di chiarimenti che ci sono pervenute, stiamo valutando l’opportunità di effettuare un incontro pubblico con cittadini e commercianti, un tavolo tecnico apolitico, a cui invitiamo a partecipare i consiglieri comunali e tutti coloro che si sono attivati in questo periodo alla finalità di fare chiarezza e pretendere risposte entrando nel merito della questione.
Apriamo le porte per un’azione unitaria che non dovrà avere un marchio politico, ma dovrà essere portata avanti sotto l’unica finalità di supportare e informare i cittadini.
Ho chiesto nello specifico alcuni chiarimenti, per capire se sono stati altresì rispettati i tempi e le modalità di riscossione stabilite dal regolamento comunale adottato con delibera del Consiglio Comunale di Capo d’Orlando n.41 del 27.5.2005».
La deputata pentastellata continua soffermandosi e analizzando l’aspetto prettamente politico delle maxibollette.
«Quasi tutte le fatture emesse in questo periodo riguardano conguagli, dunque con importi maggiori rispetto al consueto; questo aspetto deve essere rivisto normativamente al fine di ridurre i tempi di richiesta e di prescrizione dei conguagli cosicchè, in tempi ragionevoli, ogni famiglia/utente sia messa in condizione di conoscere ed accantonare la spesa dal proprio bilancio e scongiurare richieste tardive quanto impreviste. E’ opportuno equiparare ed uniformare i tempi di richiesta e di prescrizione di questi conguagli a quelli previsti per luce, gas e acqua, per i quali, ad esempio, dopo 2 anni, le fatture di conguaglio possono essere non pagate o contestate.
A tal fine ci faremo carico di predisporre le proposte affinché la prossima manovra finanziaria contenga quanto necessario per equiparare i tempi di notifica e di prescrizione del conguaglio della tia, tarsu, tari, dei rifiuti in genere a quelli delle altre utenze domestiche, termini stabiliti peraltro con la legge di bilancio 2018».
La deputata orlandina si riferisce al disposto normativo, fortemente voluto dal M5S a difesa dei consumatori, introdotto in sede di legge di Bilancio 2018, che stabilisce, con specifico riferimento alle società operanti nel settore dell’energia elettrica, del gas e servizi idrici, all’articolo 1 commi 4-10, nuove “Disposizioni a tutela dei consumatori in materia di fatturazione e conguaglio per l’erogazione di energia elettrica, gas e servizi idrici” la riduzione da 5 a 2 anni del termine di prescrizione del diritto al corrispettivo e la sospensione del pagamento di fatture di conguaglio riferite a periodi maggiori di due anni, cd “maxibollette”.