Importante iniziativa a tutela della salute dei cittadini è stata intrapresa dall’amministrazione comunale di S.Stefano di S.Stefano di Camastra. Sono stati infatti predisposti, nei giorni scorsi, gli atti per l’acquisto di due defibrillatori del tipo DAE (defibrillatore automatico esterno) che verranno posizionati in punti nevralgici della città delle ceramiche secondo la normativa vigente. Promotore di questa iniziativa, l’assessore Alessandro Amoroso, che di mestiere fa il coordinatore infermieristico della Terapia Intensiva dell’ospedale di Cefalù. Lo scorso settembre Amoroso operò un massaggio cardiaco salva-vita ad un uomo nel corso della serata conclusiva dei festeggiamenti in onore di Maria SS. Addolorata, in condizioni di scarsa visibilità e in mezzo alla calca.
L’utilizzo del defibrillatore del tipo DAE è semplice perché una volta collegato il macchinario al paziente, analizzerà il battito cardiaco rilevando un eventuale ritmo irregolare e riconoscendo automaticamente se è necessario uno shock elettrico, informando l’operatore di premere il pulsante specifico. Nonostante la tecnologia DAE sia avanzata e di semplice utilizzo, l’assessore Amoroso ha intenzione di organizzare, quanto prima, delle dimostrazioni pubbliche per tutti sull’utilizzo di questo strumento.
In due defibrillatori vanno ad aggiungersi ad altri due in possesso delle associazioni sportive Volley e Stefanese Calcio, donati grazie all’impegno del vice sindaco Fausto Pellegrino e dei Lions. Si cercherà inoltre di incentivare i proprietari di attività commerciali e comuni cittadini che vivono o lavorano nei pressi dei punti in cui il DAE sarà posizionato, a seguire corsi BLSD per abilitarli all’uso.
“Il massaggio cardiaco precoce e l’utilizzo del defibrillatore, scrive in una nota l’assessore Amoroso “aumentano le possibilità di salvare la vita ad un paziente in arresto cardiaco o in fibrillazione ventricolare. L’intento dell’amministrazione comunale stefanese è quello di accelerare l’assistenza ed avere a disposizione subito i mezzi per operare sul campo, in attesa che sopraggiungono in mezzi di soccorso con il personale specializzato.