Due boati uditi in tutto il comprensorio di Barcellona Pozzo di Gotto tra le 16.15 e le 16.30 di ieri. Fortissimi. Uno dietro l’altro. E il fumo che si è levato subito alto.
Tutto lasciava presagire che qualcosa di molto grave fosse successo e le conferme, purtroppo, non sono tardate ad arrivare. Le esplosioni si sono verificate all’interno dello stabilimento di fuochi artificiali della ditta Costa, ubicato tra contrada Cavalieri e Femminamorta.
Il bilancio, alla fine, è di quelli devastanti. Cinque morti e due feriti gravi, uno dei due trasferito in elisoccorso per le ustioni riportate. La prima vittima di cui si è avuta notizia è stata Venera Mazzeo, 71 anni. Il figlio, Nino Costa, 34 anni è uno dei feriti gravi. Ha riportato gravi ustioni nel tentativo di salvare la vita alla madre e si trova ricoverato in ospedale a Palermo, al Centro Grandi Ustioni.
A perdere la vita nell’esplosione sono stati un operaio della ditta Costa, il merinense Giovanni Testaverde, 34 anni, e tre operai della ditta Bagnato di Merì, che stavano effettuando dei lavori di sistemazione di cancelli e infissi in ferro per mettere le strutture in sicurezza.
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Il 39enne di origini tunisine Mohamed Taeher Mannai era stato ritrovato vivo dai soccorritori intorno alle 18.30. Portato in ambulanza all’Ospedale “Fogliani” di Milazzo, è morto subito dopo il suo arrivo in ospedale.
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Le altre vittime sono i barcellonesi Vito Mazzeo, 23 anni e Fortunato Porcino, 31 anni. Migliorano le condizioni di Nino Bagnato, il figlio del titolare della ditta, ricoverato in chirurgia all’Ospedale “Fogliani” di Milazzo.
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Uno scenario apocalittico quello che si è presentato davanti agli occhi dei soccorritori. Sul posto sono subito giunti Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia, volontari di Protezione Civile del Club Radio Cb e della Croce Rossa Italiana. Tutto mentre gli agenti della Polizia Municipale rgolavano il traffico e gli accessi alla strada per Femminamorta lungo la Strada Statale 113.
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Sulla vicenda, la Procura di Barcellona Pozzo di Gotto ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo contro ignoti. I sopralluoghi sono durati per tutta la notte, proseguendo nella giornata di oggi