Davanti al pubblico amico e contro la capolista Casale Monferrato arriva la quinta sconfitta di fila per l’Orlandina Basket. 68-77 il risultato finale, arrivato al termine di una partita giocata ad armi pari, con diversi segnali di crescita nelle prestazioni di Bellan, Mobio, Donda e Neri.
I biancoazzurri tirano poco e male da tre punti e pagano la brutta serata del duo americano Johnson e Kinsey, duramente criticati dal direttore sportivo Peppe Sindoni, intervenuto in conferenza stampa nel post gara, insieme al coach Marco Sodini.
L’Orlandina tornerà in campo già domenica alle 18:00, per seconda sfida casalinga consecutiva contro Treviglio.
Peppe Sindoni: «Credo sia corretto, in un momento di difficoltà, che il club ci metta la faccia. La partita di domenica con Treviglio è cruciale per il nostro futuro. Non voglio parlare male dei singoli, ma se dopo 9 partite ne abbiamo vinte due evidentemente qualcosa non funziona. Voglio assicurare che il club farà il meglio per conquistare l’ottavo posto al termine della regular season, perché questo deve essere il nostro obiettivo. Dobbiamo saper capire gli errori e apportare i necessari correttivi. Abbiamo fatto una scelta rischiosa questa estate di avere un solo playmaker di ruolo, Matteo Laganà, che purtroppo si è infortunato. Non dobbiamo farci prendere dall’ansia. Non dobbiamo tamponare l’assenza di Laganà, perché non possiamo permetterci di fare innesti che non siano definitivi. Dobbiamo fare un passo indietro, respirare ed essere realisti, resettando gli obiettivi e le aspettative che ci siamo messi addosso da soli. E’ il mio 11° anno come Direttore Sportivo ed ho abbastanza esperienza per capire che senza la testa libera non si riesce a ripartire.»
Le parole di coach Sodini al termine della gara: «Il fatto che Peppe Sindoni si prenda la responsabilità del momento dell’Orlandina la dice lunga. Condivido pienamente quello che dice, oggi avrei iniziato questa conferenza dicendo di guardare Bergamo ed Eurobasket Roma, che sono le altre due squadre in fondo alla classifica. Dobbiamo ritrovare la strada, è una cosa difficile a questo punto della stagione, per via delle scelte che abbiamo fatto questa estate. Io ho sempre difeso i miei giocatori, ma oggi sono perplesso nel difendere un paio di giocatori. I giocatori non sono tutti gli stessi a questo livello, non è la stessa cosa giocare con Kinsey o giocare con Triassi. Non c’è mai stato un caso in cui i due americani delle altre squadre non siano stati i migliori in campo.»