Da un blog milazzese l’indicazione “paese dei nebrodi” è stata utilizzata come sinonimo di luoghi da manifestazioni di “serie B”. Opportunamente poi l’articolo è stato modificato. Capita a volte.
Così nella critica politico-giornalistica sul programma natalizio varato a Milazzo viene fuori, su un social-blog, che quelle manifestazioni volute dalla giunta Formica, “sono più da paese dei nebrodi, che da cittadina moderna”. Comunque, alla fine, il giornalista si accontenta con un malinconico “meglio di niente”.
Senza voler far per forza campanilismo becero: il paragone non calza per nulla, né per manifestazioni, né per storia, né per cultura, né per luoghi, né per quel che sono e rappresentano tutti i paesi dei Nebrodi, dalla costa a quelli che svettano tra boschi e montagne.
Successivamente l’articolo è stato modificato, ed i Nebrodi sono “spariti”, anche se per noi continuano certamente a Brillare.
Nel frattempo arriva la puntualizzazione di Santi Cautela, autore dell’artico citato: “I Nebrodi restano per noi un faro di cultura e un esempio di coraggio e determinazione nel promuovere le proprie bellezze. E su questo Milazzo ha solo da imparare.”
Cautela evidenzia che il suo dire riguardava la pochezza dell’offerta natalizia del cartellone milazzese e la polemica “si è innestata con il Comune di Milazzo che continua a mascherarsi dietro l’impegno civico delle associazioni locali.”
Poi aggiunge che il riferimento ai Nebrodi è ovviamente al fatto che nei piccoli centri le associazioni sono protagoniste perché le risorse economiche sono poche, infatti leggendo l’intero periodo si faceva riferimento proprio a questo tipo di impegno. E quindi “Una città così grande come Milazzo però – e con maggiori risorse economiche – non può però concentrare la sua offerta solo sull’impegno delle associazioni. Il senso del riferimento era questo”.
Ovviamente il nostro giudizio positivo sul ruolo delle associazioni, in tema aggregativo e propositivo, in grado di far ricchezza sociale e rete e di lavorare per il territorio resta immutato sia se questi operano in piccoli centri che nelle grande città.
Ed infine aggiunge: “Dispiace che qualcuno se la sia presa perché i Nebrodi non c’entravano nulla nella polemica e il riferimento ai paesi del Terzo Mondo non è stato fatto da me ma dall’Assessore ai BB.CC. di Milazzo in un suo post personale. Il senso del paragone in negativo era solo riferito al contesto diverso, demograficamente, economicamente e commercialmente.”
Prendiamo atto che lo scrivente ha modificato il testo: “L’articolo è stato infatti modificato per non urtare la sensibilità di nessuno, anche perché il tema era un altro”.
Altre storie della politica milazzese non sono argomento di quest’articolo e le rimandiamo ad altre pubblicazioni, in quanto non abbiamo strumentalizzato alcunché.
Per noi storia chiusa.