Ritardi e soppressioni sulle tratte ferroviarie siciliane di maggiore frequentazione dal 1 ottobre al 30 novembre 2019. Su questo tema il Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer ha svolto un monitoraggio per capire cosa c’è da cambiare, cosa va bene e va male. I pendolari formulano richieste ovvie, normali: più treni, puntuali, nuovi, puliti.
Il trasporto ferroviario siciliano in questi ultimi anni sta attraversando momenti veramente difficili, ha ribadito Giosuè Malaponti, presidente del comitato e la marginalità degli investimenti per il trasporto ferroviario in Sicilia è evidente; gli investimenti statali e regionali premiano la strada a danno della ferrovia, ma sempre al centro-nord.
Il monitoraggio effettuato dal Comitato è stato eseguito su un campione di 10694 treni sulle tratte di maggiore frequentazione. La percentuale di treni puntuali ovvero con ritardo sotto i 5 minuti, è mediamente limitata all’81,3% con punte che superano lo standard fisiologico del 90% solo sulla tratta Palermo-Trapani, ed un minimo assoluto del 38,5% sulla Ragusa-Caltanissetta. Segno che anche la Sicilia viaggia a due velocità.
Mediamente il 18,7% dei treni monitorati è giunto a destinazione con oltre 5 minuti di ritardo, e il 12,5% con oltre 10 minuti di ritardo. A seconda della tratta i numeri sono discordanti: si va dal 6,2% di treni con ritardo superiore ai 10 minuti sulla relazione Messina-S.Agata Militello al 52,5% rilevato sulla Ragusa-Caltanissetta e dal 9,1% della Palermo-Trapani al 61,5% sulla Ragusa-Caltanissetta per i ritardi oltre i 5 minuti. In avanti 1.456 sono treni arrivati a destinazione prima dell’orario previsto su un totale di 3.166.
Capitolo soppressioni; sono stati conteggiati 371 treni soppressi, di cui 164 soppressi parziali, per un totale di 35.036 Km Treno cancellati. Sul fronte dei ritardi, giustificati come conseguenza di problemi tecnici all’infrastruttura, passaggi a livello non funzionanti, condizioni meteo avverse o ostruzioni varie lungo linea, nel periodo ottobre-novembre 2019, si sono registrati complessivamente 40.636 minuti di ritardo sui 10.694 treni monitorati.