venerdì, Novembre 22, 2024

Tra i grifoni dei Nebrodi si è insediato quello di Rüppell. È il primo caso in Italia

grifone rueppell

Un grifone di Rüppell, una specie di avvoltoio che vive nella regione centrale del continente africano, risulta insediato da almeno due mesi nella colonia dei grifoni del Parco dei Nebrodi delle Rocche del Crasto, il massiccio montuoso compreso fra i paesi di Alcara Li Fusi, Militello Rosmarino, San Marco D’Alunzio e Longi.

“Il primo avvistamento accertato di questo avvoltoio africano a rischio estinzione, era stato effettuato il 2 ottobre, grazie ad uno scatto del  fotografo naturalista Michele Ungaro, che si trovava in zona per  fotografare i grifoni e già questo era stato un evento eccezionale in quanto era la prima volta che veniva documentata la sua presenza in Italia, – spiega lo zoologo Antonio Spinnato – e questo poteva semplicemente rivelarsi un evento sporadico, come spesso accade,  in quanto questi grandi uccelli possono effettuare accidentalmente spostamenti di migliaia di chilometri dal loro areale, che è l’Africa equatoriale ed orientale, per poi continuare il loro viaggio; ma, in questo caso l’animale sembrerebbe essersi insediato insieme ai grifoni della colonia dei Nebrodi, in quanto è stato ripetutamente avvistato”.

Racconta il direttore dell’Ente Parco dei Nebrodi Filippo Testagrossa: “Abbiamo documentato sia fotograficamente che tramite dei video la presenza del Rüppell, nello specifico durante il pasto presso il carnaio di Alcara Li Fusi, in cui si evince la piena integrazione che questo avvoltoio africano, nome scientifico Gyps rueppellii , ha con i “cugini” grifoni della specie simile, i nostri Gyps fulvus, dei quali oggi la colonia conta più di 160 individui. Tra l’altro è nota la grande indole socievole dei grifoni, che li spinge ad aggregarsi e fare gruppo, anche perché questi animali più sono numerosi come individui formanti la colonia, più facilmente riescono a trovare cibo dividendosi la perlustrazione del territorio alla ricerca di carcasse di animali, soprattutto gli armenti morti al pascolo, che quando trovano risulta una risorsa alimentare abbondante per tutti”.

 “Ultimamente, quasi quotidianamente, da tutta la Sicilia giungono presso l’area delle Rocche del Crasto fotografi naturalisti ed appassionati di birdwatching con l’intento di fotografare o avvistare il Rüppell, che si distingue dagli altri grifoni in quanto è più piccolo, il colore del piumaggio è più scuro ed ha una banda bianca sotto le ali che spicca, per cui, soprattutto se si trova insieme agli altri grifoni viene facile riconoscerlo – spiega il commissario straordinario del parco dei Nebrodi Luca Ferlito – Il grifone di  Rüppell quindi anche come un’attrazione  in più per venire a visitare il parco dei Nebrodi, fra le innumerevoli realtà naturalistiche”.

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