Un lungomare squarciato dalle mareggiate. Una ferita aperta. A Spinesante la conta dei danni non lascia indifferenti. E a ciò bisogna aggiungere che la furia del mare ha eroso la costa anche laddove non si sono registrati danni.
E’ per questo che il sindaco Roberto Materia ha chiesto lo stato di emergenza e di calamità naturale.
Nei due documenti diramati da Palazzo Longano vengono rimarcati i danni in quel tratto di Spinesante, dove una parte di pista pedonale e del Lungomare sono stati letteralmente divorati dalle onde. Ma si sottolineano anche le situazioni createsi in prossimità di Piazza delle Ancore che ormai risulta anch’essa lambita dalle acque marine e nella zona di Cicerata, dove sembra essersi aggravata la fenomenologia di erosione preesistente.
La richiesta era stata sollecitata a tutti i comuni siciliani colpiti dal maltempo dai rappresentanti nazionali e regionali del Movimento 5 Stelle.
I deputati regionali Tommaso Calderone e Antonio Catalfamo hanno spiegato di essersi da subito attivati per stimolare l’avanzamento della procedura attivata dal comuni costieri tirrenici richiedenti la dichiarazione di stato di calamità naturale.
Pino Galluzzo, nel garantire il suo impegno in tal senso, ha spiegato di avere ottenuto rassicurazioni sulla rimodulazione di alcuni fondi del Patto per il Sud da far rientrare nel progetto di ripascimento sulla fascia costiera barcellonese.