Si stimano danni per oltre un milione di euro a Capo d’Orlando, dopo le violente mareggiate che nei giorni scorsi hanno interessato la costa tirrenica.
Il mare, che ha toccato forza 8, e le raffiche di vento sino ad 100 km orari, hanno letteralmente devastato il comune orlandino.
Sono i visibili i segni sul lungomare Andrea Doria, dove sabbia e detriti di ogni tipo, trascinati dall’acqua, hanno invaso la carreggiata, trasformandola in un fiume di fanghiglia.
Questa mattina sono già a lavoro i mezzi pesanti del comune per ripulire la strada. Devastate le strutture degli stabilimenti balneari che si affacciano sull’arenile, travolte dalle onde, che hanno inghiottito il rifugio sul litorale dietro il santuario della Madonna, dove erano ormeggiate alcune barche, trasferite d’urgenza in un luogo più sicuro.
In rovina il Lido “Miramare” e il “Sunset” sul lungomare Andrea Doria, danni più lievi al lido per disabili “No Limits”. Danneggiata anche la veranda di un noto ristorante del lungomare.
Il forte vento ha fatto saltare le tegole del tetto di Palazzo Europa e squarciato il telone di copertura del PalaFantozzi, mentre alcuni alberi, divelti dal vento, si sono abbattuti sulla recinzione delle sede della Protezione Civile, accanto al campo sportivo.
Ma i danni maggiori li ha subiti la frazione di San Gregorio, dove un tratto della strada provinciale 147 è collassato sotto la prepotenza del mare e alcuni blocchi del muretto che costeggia l’arteria sono stati letteralmente strappati via dalla forza dell’acqua.
Persino il costone di roccia che sovrasta la strada si è sgretolato sotto la violenza delle onde che hanno battuto la costa, rovinando sulla strada.
Il tratto in questione è stato interdetto al transito. Questa mattina l’amministrazione comunale ha disposto i lavori di pulizia dai detriti e dalla sabbia, per poter valutare la situazione. Pare, infatti, che la strada, possa essersi deformata a seguito del cedimento.
E mentre la Città Metropolitana ha stanziato 60mila euro in somma urgenza per la messa in sicurezza dell’area dello scoglio Garibaldi, in queste ore i tecnici del Comune stanno disponendo una relazione sui danni subiti che accompagnerà una delibera della giunta con cui l’esecutivo guidato da Franco Ingrillì chiederà lo stato di calamità naturale alla Regione Siciliana.