Due milioni di euro per mettere in sicurezza, dopo nove anni dall’ultimo intervento, la collina sulla quale sorge il castello medievale di Venetico Superiore.
In particolare, sono i versanti Sud ed Est, caratterizzati da una elevata pendenza e sovrastanti una parte dell’abitato, ad avere fatto scattare l’allarme. Immediata la risposta da parte dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
L’iter è già partito e la Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce ha aggiudicato studi geologici e progettazione delle opere che dovranno servire a neutralizzare il rischio di crolli dalle pareti rocciose.
L’intero territorio di Venetico Superiore è caratterizzato da un’instabilità geomorfologia diffusa, con frane di vario tipo presenti in molti settori circostanti il nucleo urbano, molte delle quali censite nel Piano per l’assetto ivenetdrogeologico in categoria R4 a causa dell’elevato rischio che comportano.
È il caso della zona in cui si dovrà intervenire: i versanti saranno interamente ripuliti e saranno rimossi tutti i massi instabili.
Gli ammassi rocciosi di dimensioni più grandi dovranno essere assicurati con dei tiranti mentre il consolidamento generale sarà affidato a reti in acciaio a maglia romboidale. Le sottomurazioni saranno eseguite con pietrame locale. Per proteggere le scarpate, infine, saranno impiegate recinzioni in legno.