Di quei rifiuti portati alla luce dalle forti mareggiate che hanno interessato anche il litorale di Ponente ne hanno parlato tutti. Persino i media nazionali. In realtà il mare ha reso d’attualità una questione ambientale delicatissima della quale si era occupata, già nel gennaio 2019, la Capitaneria di Porto di Milazzo. Un anno fa il sequestro scattò per un’area di ottomila metri quadrati, individuata come discarica di rifiuti che erano stati interrati in passato. Vergogne del passato riscoperte dal mare in tempesta.
L’erosione costiera pare abbia messo in risalto come il tratto di litorale interessato dallo scempio ambientale si estenda presumibilmente per diversi ettari. E’ quanto si è appreso a seguito di un sopralluogo avvenuto negli scorsi giorni alla presenza del Capo Reparto Ambientale delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio Caligiore, inviato sul posto dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, accompagnato dalla senatrice Barbara Floridia e dal sindaco di Milazzo, Giovanni Formica.
Quest’ultimo, nella scorsa settimana, ha invocato la collaborazione tra istituzioni nel botta e risposta con il sottosegretario Alessio Villarosa, il quale aveva sollecitato i Comuni interessati a provvedere alla bonifica. L’interramento dei rifiuti in quell’area, sulla quale successivamente sorsero campetti di calcio sui quali hanno giocato diverse società dilettantistiche e intere generazioni di milazzesi, risalirebbe presumibilmente agli anni 60.
Della questione rifiuti interrati se ne occupò negli anni 70 la gloriosa testata “La Voce di Milazzo”. E, mentre si chiede da più parti di cercare responsabilità, appare più urgente bonificare. Su quella porzione di litorale si trova infatti di tutto. Vetro e plastica in grandissime quantità. Che oggi, riportati alla luce del sole, appaiono come un pugno in pieno volto alla bellezza di quei luoghi.