La maggioranza che sostiene il sindaco di Terme Vigliatore Domenico Munafò “si è letteralmente liquefatta”. E’ il commento del capogruppo di “Nuova Rinascita” Angelo Sottile e dei consiglieri Maria Rita Calabrò e Davide Abbate, dopo quanto avvenuto nella seduta consiliare del 30 dicembre 2019. Con questi sviluppi, attraverso una lettera aperta, hanno voluto far conoscere ai cittadini la loro posizione.
“Ci è sembrato di essere su scherzi a parte, quando gli assessori che avevano presentato punti all’ordine del giorno di estrema importanza hanno fatto cadere il numero legale, ha esordito Sottile; non presentandosi neanche alla ripresa dei lavori dopo un’ora, è toccato alla minoranza proporre ed approvare, insieme agli altri consiglieri Ferrara, Valenti, Canduci, Duci e Feminò, responsabilmente presenti in aula, la delibera sulle partecipate, che, se non esitata entro l’anno, avrebbe comportato sanzioni e multe per il comune.”
Sottile non ha brindato a champagne, per quella che ritiene sia stata una grande vittoria dell’opposizione, ma si è detto preoccupato perché alla fine chi pagherà per tutto questo saranno i cittadini. E’ consapevole del fatto che il sindaco abbia ereditato una situazione difficilissima, ma essendo stato tra i protagonisti della vita politico-amministrativa negli ultimi venti anni “non dovrebbe lamentarsene troppo”.
Per “Nuova Rinascita” Munafò deve fare un bagno di umiltà e ricostituire in consiglio la maggioranza votata dai cittadini, nominando una giunta capace di risolvere i problemi del paese; qualora non voglia o non possa riuscirci, dovrà azzerare tutto e presentarsi in consiglio con una proposta di salute pubblica rivolta a tutti i consiglieri “oppure si dimetta e liberi la città da questa pericolosa e lacerante agonia.”
In conclusione, Sottile ha ribadito quali sono gli obbiettivi di “Nuova Rinascita”: non il tanto peggio, tanto meglio, ma contribuire, con un’opposizione costruttiva, ad una nuova fase di legalità, per risolvere i problemi del paese nell’interessa di tutti