A pochi giorni di distanza dal primo prelievo di organi del 2020, al Policlinico “Martino” di Messina si è ripetuto il gesto della donazione.
Un paziente di 46 anni di Mistretta, ricoverato presso il Reparto di Rianimazione del Policlinico, è deceduto dopo essere stato colpito da emorragia cerebrale.
I familiari, davanti all’inesorabilità della morte, non hanno esitato ad acconsentire al prelievo degli organi.
Così, nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, un’equipe dell’Ismett ha raggiunto il gruppo operatorio della Chirurgia Generale dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria ed ha proceduto al prelievo del fegato, che è stato trapiantato con successo su una giovane paziente di 38 anni e dei due reni che sono stati donati rispettivamente ad un paziente dell’Ismett ed a uno dell’Ospedale Niguarda di Milano.
«Sento l’obbligo – evidenzia Antonino Levita, direttore sanitario del Policlinico – di ringraziare chi ha fatto questo gesto di grande altruismo. Allo stesso tempo, un doveroso riconoscimento va al personale dell’Azienda. Le procedure di prelievo prevedono una complessa catena d’intervento, che coinvolge una molteplicità di reparti e professionalità. La disponibilità del personale è stata eccezionale e anche grazie a loro le donazioni permettono concretamente di salvare altre vite umane. Un grande apporto viene poi dalle associazioni di volontariato e, in particolare, da ‘Donare e Vita’, con cui abbiamo stipulato un apposito protocollo».