È morto all’età di 71 anni, al termine di lunga malattia, Pietro Anastasi, uno dei migliori attaccanti italiani a cavallo degli anni ‘60 e ‘70. Ad annunciarlo è la Juventus, sul proprio sito ufficiale, la squadra a cui “Pietruzzu” era legato.
Nato a Catania il 7 aprile del 1948 aveva mosso i primi passi calcistici nella Massiminiana, squadra della sua città natale.
Brevilineo ma forte fisicamente esplose nel Varese della seconda meta degli Anni 60 per passare poi alla Juventus – che lo strappò all’Inter – nel 1968 per 650 milioni di lire. A Torino rimase per otto anni con tre scudetti e nel 1976 fu scambiato con Roberto Boninsegna passando all’Inter con cui vincerà una Coppa Italia nel 1978. Ha chiuso la carriera nell’Ascoli e poi Lugano.
Con la Nazionale ha collezionato 25 presenze segnando 8 gol e con gli Azzurri vinse l’Europeo del 1968, segnando anche uno dei due gol degli azzurri nella finale contro la Jugoslavia. Anastasi è stato anche allenatore e poi commentatore televisivo.
La Sicilia piange uno dei calciatori più iconici mai nati nell’isola, probabilmente il più forte calciatore siciliano di sempre.