I corpi di due uomini uccisi con colpi di fucile sono stati trovati nelle campagne di contrada Xirumi, nella Piana di Catania, tra le province di Siracusa e del capoluogo etneo.
Il duplice omicidio sarebbe collegato al ferimento del 36enne Gregorio Signorelli ricoverato domenica scorsa in gravissime condizioni di salute all’ospedale Garibaldi centro di Catania con un colpo di fucile all’addome.
Ieri sera la svolta nelle indagini. La Procura di Siracusa ha infatti disposto il fermo per duplice omicidio e tentato omicidio del guardiano del fondo, il 42enne Giuseppe Sallemi.
Secondo una prima ricostruzione, al vaglio del procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino e del sostituto Andrea Palmieri, l’uomo avrebbe sparato contro quelli che riteneva fossero dei ladri di arance. Il fermo è stato eseguito dalla squadra mobile di Catania. Sarebbe stato lui ad uccidere con colpi di fucile da caccia Massimo Casella, 47 anni e Agatino Saraniti, di 29, e ferito gravemente all’addome il 36enne Gregorio Signorelli, che è ricoverato con la prognosi riservata all’ospedale Garibaldi-Centro di Catania.
I due corpi sono stati trovati a poche centinaia di metri l’uno dall’altro da familiari che li stavano cercando perché la notte scorsa non avevano fatto rientro a casa. Per la squadra mobile di Catania, che indaga, la sparatoria potrebbe essere maturata nell’ambito di contrasti nel settore agricolo. E’ esclusa la pista della criminalità organizzata.