La città di Barcellona sembra rassegnata ormai a convivere con le criticità di carattere ambientale; nonostante la presenza di rifiuti, vegetazione selvaggia e sporcizia siano state segnalate a più riprese, soprattutto nelle aree periferiche del Longano, tutto è rimasto immutato o quasi.
E ad appesantire questa situazione si aggiunge anche la maleducazione dei cittadini, con il lancio dei sacchetti e l’abbandono dei rifiuti, per sporcare dove è già sporco. Le contromisure per neutralizzare questa situazione non hanno sortito effetto, ma o prima o poi con le micro discariche si dovrà fare i conti.
Da Fondaconuovo e vie adiacenti a via Pietro Micca, dall’area del ponte Idria a quella a monte verso Lando, dal Petraro verso il mare, poi nelle aree vicine al casello autostradale, da via Battifoglia a viale degli Aranci, da Sant’Andrea verso la strada provinciale 74, la Legambiente del Longano ha acceso da tempo i riflettori sugli ammassi di rifiuti ed in alcune aree anche di amianto.
A livello generale tutti si sono resi ormai conto che è necessaria un’inversione di tendenza e soprattutto una migliore regolamentazione dei servizio di raccolta differenziata, individuando poi chi evade e soprattutto i cittadini che non sono stati censiti; di questo si è parlato ieri, oggi e lo sarà anche nel corso della campagna elettorale. La nuova amministrazione non potrà che considerare tra le priorità le questioni di carattere ambientale, nella consapevolezza che devono andare di pari passo al risveglio della città dal punto di vista commerciale e della ricettività.
Di queste problematiche si parlerà oggi, alle ore 17.30, nell’aula consiliare di Barcellona, nel corso del convegno su “100 passi verso il 21 marzo 2020”; è stato organizzato da Legambiente, che vuole parlare di impegno concreto per contrastare l’illegalità nei confronti dell’ambiente e dei cittadini. Interverranno il presidente nazionale Stefano Ciafani, quello regionale Gianfranco Zanna e quello del Longano Carmelo Ceraolo.