venerdì, Novembre 22, 2024

Emergenza Coronavirus, i diritti dei viaggiatori che rinunciano a partire

coronavirus sicilia

L’emergenza Coronavirus sta comportando l’adozione, a livello nazionale e internazionale, di diverse misure restrittive della circolazione, che si riflettono inevitabilmente su quanti avevano programmato vacanze e viaggi, in Italia o all’estero.

Ma facciamo chiarezza su quali siano i diritti dei passeggeri in circostanze emergenziali come queste.

Ci si chiede come recuperare i soldi spesi per viaggi di cui non si può usufruire, ma è importante fare una prima distinzione fra i consumatori costretti a rinunciare al viaggio per provvedimento delle autorità competenti e quelli che, in via precauzionale, hanno deciso autonomamente di rinunciare.

Nel primo caso il passeggero ha diritto di ricevere il rimborso del prezzo del trasporto, non avendo usufruito del servizio per una causa indipendente dalla propria volontà.

Nell’ipotesi in cui il consumatore abbia acquistato un soggiorno in territori soggetti a limitazioni per motivi di sicurezza, è possibile richiamare il diritto del viaggiatore a risolvere il contratto in caso di circostanze inevitabili e straordinarie, quali appunto epidemie, se tali eventi incidono sul godimento della propria vacanza o impediscono il raggiungimento del luogo di destinazione.

Anche Trenitalia e Italo hanno previsto rimborsi dei biglietti: il rimborso integrale è valido per chi ha acquistato i biglietti fino al 23 febbraio e decide di non partire. Per i clienti di Trenitalia e Italo che hanno acquistato fino al 23 febbraio un biglietto per viaggi sui treni le due compagnie riconosceranno il rimborso integrale per qualsiasi viaggio e indipendentemente dalla tariffa acquistata, in caso di rinuncia al viaggio a causa del Coronavirus.

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