La psicosi coronavirus non ha fermato gli appassionati del Carnevale di Acquedolci, nonostante l’annullamento di alcune sfilate nel territorio messinese, tra cui quella di Brolo.
In migliaia, tra domenica e martedì si sono recati ad Acquedolci per assistere alla sfilata dei quattro splendidi carri allegorici realizzati dai maestri carristi della cartapesta.
Importanti i temi trattati dai carri: “Chi vivrà vedrà” il titolo del carro che tratta di emergenza ambientale, in cui Donald Trump emerge dal mare invaso di plastica, mentre alle sue spalle Greta Thunberg si trasforma in paladina della natura. Anche l’incubo del disastroso incendio che nel 2018 ha distrutto i carri del Carnevale di Acquedolci, grazie alla bravura dei carristi è diventato allegoria. “La passione non brucia” il nome del carro, che con la fenice che rinasce dalle ceneri dimostra che il divertimento vince sempre e la passione non può andare in fumo.
Temi più leggeri per il carro di Braccio di Ferro, con l’intera famiglia raffigurata da tantissimi ragazzini che invade le strade di Acquedolci su una colorata imbarcazione, mentre nel carro chiamato “E iò m’alliccu a sarda”, tra tasse e balzelli, i novelli eroi della politica sembrano trasformarsi in un film comico di Totò.
“La festa non è ancora finita – assicura il sindaco Alvaro Riolo – perché il Carnevale Acquedolcese proseguirà sabato e domenica per concludere in bellezza l’edizione 2020 con l’ultima sfilata e la premiazione del carro vincitore.”