“Brolo non va controtendenza, né potrebbe farlo. L’appello a rimanere a casa vale per tutti, seguendo le disposizioni contenute nel recente decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e incluse nell’ordinanza firmata ieri”. Così il Sindaco di Brolo Giuseppe Laccoto precisa che gli spostamenti in entrate e in uscita dal Comune sono possibili solo per comprovate esigenze di salute, di lavoro o di necessità.
“Le attività commerciali di Brolo, così come previsto dall’ordinanza sindacale del 10 marzo, sono aperte nel rispetto delle disposizioni normative, consentendo l’accesso contingentato, evitando assembramenti di persone e facendo rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro. I bar e i ristoranti – precisa l’Assessore al Commercio Carmelo Ziino – possono rimanere aperti dalle 6 alle 18. Dopo questo orario si può svolgere esclusivamente il servizio di consegna a domicilio. Tutte le attività, peraltro, sono chiamate ad essere rispettose delle più opportune cautele igieniche”.
Ovviamente prendiamo atto della puntualizzazione del Sindaco ma è giusto precisare che nel titolo della nostra redazione a tal proposito, non vi era alcuna accezione negativa, anzi.
Mentre molte attività chiudono, altri commercianti in perfetto rispetto normativo, accentuando i carichi relativi all’igienizzazione restano aperti, consapevoli di fornire un servizio all’utenza locale. Nessun giudizio di merito ovviamente anche nei confronti di chi sta facendo scelte opposte, in attesa che il governo imponga altre norme ancora più restrittive.