Verificheremo chi ha rispettato le prescrizioni e chi se ne sia infischiato, esponendo al rischio del contagio tutte le persone con le quali è entrato in contatto. Per questi ultimi scatterà la denuncia. Lo ha dichiarato il sindaco di Messina Cateno De Luca.
Il primo cittadino ha riferito di essere stato tempestato da richieste di centinaia di cittadini preoccupati, perché vogliono sapere dei cinquanta messinesi tornati da Madonna di Campiglio lo scorso 7 marzo. “Una cosa è certa, ha scritto De Luca, parte di questa comitiva composta da nomi noti della città, al ritorno dalle vacanze, essendo transitati dall’aeroporto di Bergamo per raggiungere la località sciistica, hanno violato l’obbligo di comunicare il proprio rientro all’Azienda Sanitaria Locale e di mettersi in autoisolamento fiduciario per 14 giorni, come espressamente disposto dal decreto nazionale e dall’ordinanza del presidente della Regione, provvedimenti emessi l’8 marzo scorso. Parliamo di medici, commercialisti, avvocati e tanti altri notabili della città, che sono stati in contatto con centinaia di persone tornati dalle vacanze in montagna.”
La Polizia Municipale, sezione di Polizia Giudiziaria, ha già acquisito i nominativi dei componenti della comitiva, che ha soggiornato in due alberghi della nota località sciistica. Ulteriore richiesta è stata inoltrata alla Questura di Trento per accertare se altri cittadini messinesi abbiano soggiornato in altre strutture alberghiere o B&B. Tali accertamenti consentiranno di verificare chi, tra i villeggianti, abbia rispettato le prescrizioni e chi invece se ne sia infischiato, esponendo al rischio del contagio tutte le persone con le quali è entrato in contatto.
“Dopo lunga e sofferta riflessione ha riferito ancora De Luca sono giunto alla conclusione che non è possibile al momento procedere alla pubblicazione dei nominativi di questi concittadini che sembra avere violato le basilari prescrizioni anti-contagio. Sarà prima necessario, infatti, verificare chi tra loro – ed alcuni sappiamo già che lo hanno fatto – si è autodenunciato all’Asp e si è posto in autoisolamento. Per tutti coloro che non hanno rispettato queste norme scatterà ovviamente la denuncia e di seguito procederò anche a rendere noti i nomi dei soggetti denunciati. Ma nel frattempo, ciò che urge è assicurare la massima tutela alla salute pubblica, e per fare ciò è necessario che ogni persona sia posta nelle condizioni di valutare se è entrata in contatto con uno o più di questi soggetti provenienti da Madonna di Campiglio. Per questa ragione, invito proprio i componenti della comitiva di sciatori che hanno fatto rientro da Madonna di Campiglio la scorsa settimana, a rendere noti i loro nomi e dichiarare se hanno seguito le norme anti-contagio, autorizzando il Comune di Messina a diffondere tale dato. Solo così sarà possibile arginare il più velocemente possibile il rischio di contagio, perché ogni cittadino sarà messo in condizione di valutare il grado di rischio al quale è stato esposto ed assumere a sua volta tutte le cautele del caso, compreso l’autoisolamento e la richiesta di esecuzione del test tampone”.
De Luca confida nel senso di responsabilità e ha invitato tutti i componenti della comitiva di sciatori a denunciarsi, inviando una mail con la quale autorizzano il comune a rendere noto il loro nominativo e la data di rientro a Messina. “Allo stesso tempo invito l’Asp a predisporre subito quanto necessario per eseguire i controlli per ognuno di questi soggetti, ed adoperarsi per potere eseguire i controlli sulle persone che ci contatteranno chiedendo di essere sottoposte a controllo perché sono entrate in contatto con uno o più di questi soggetti. Il rischio che stiamo correndo è quello di un contagio esponenziale, con un indice di contagio che viene ipotizzato, in via prudenziale, in un rapporto di 1 a 5, per cui per ogni soggetto risultato positivo vi è il rischio di contagio di altri 5 soggetti che siano venuti in contatto con il primo.”