Sono già 27 le vittime da Coronavirus in Puglia. 466 i positivi nella Regione governata dal Presidente Michele Emiliano, in cui è possibile notare diverse similitudini con la Sicilia.
Nelle scorse settimane infatti, nel “tacco dello stivale” sono stati oltre 23mila i rientri dalle Regioni del Nord Italia, mentre il censimento della Regione Sicilia ne ha contati ben 35mila. Un dato allarmante, che racconta come alcune preoccupazioni, manifestate nei giorni scorsi dai governatori del Sud, non fossero esagerate.
Le indagini dei Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno documentato che tutti i 466 pugliesi oggi positivi hanno avuto contatti diretti o indiretti con persone passate dalla zona rossa lombarda o veneta. Non ci sarebbe nemmeno un caso fuori catena.
E mentre prima era solo un’ipotesi, adesso è un dato di fatto che il Mezzogiorno rischia il picco di contagi da Coronavirus a causa del rientro indiscriminato di lavoratori e studenti da Lombardia e Veneto.
Soltanto nell’ultimo fine settimana, scrive Repubblica, circa il 15% delle persone controllate nelle stazioni pugliesi presentava febbre o sintomi influenzali. E sono proprio molti dei familiari dei ragazzi rientrati tre settimane fa, dopo la chiusura delle università, ad essere risultati positivi al Covid-19.
Troppe, purtroppo, le similitudini con il caso siciliano, che addirittura presenta contorni peggiori. È infatti ancora maggiore l’enorme numero di persone arrivate in Sicilia: il Presidente Musumeci ha parlato di 35mila rientri nell’isola, che rischiano seriamente di mettere in crisi il sistema sanitario siciliano.
Il motivo è semplice: i rientrati possono essere contagiati, oppure, da asintomatici, possono infettare amici o familiari. Anche se ovviamente speriamo di sbagliarci.