A seguito di diversi tentativi di furto di rame, nell’area ferroviaria messinese, la Polizia Ferroviaria ha intensificato i servizi di controllo.
A Messina, in località Zir, la PolFer ieri ha arrestato, per il reato di furto di rame, un uomo di 23 anni responsabile della sottrazione di circa 350 Kg di oro rosso all’interno di alcuni capannoni, ove erano custoditi ricambi e materiale elettrico per le carrozze ferroviarie.
L’intervento dei poliziotti è stato attivato da personale ferroviario, dopo che era scattato un allarme antintrusione. Appena giunti nei pressi del sito, gli agenti hanno appurato che l’ingresso era stato forzato.
L’immediata perlustrazione dell’area ha consentito agli operatori di individuare un uomo che, alla vista della Polizia, si è dato ad una precipitosa fuga. Scattate le ricerche unitamente alle Volanti della Questura, gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno approfondito i controlli nella zona dove, in una stradina adiacente ai capannoni, è stata trovata un’autovettura con le chiavi inserite nel quadro e il portellone posteriore aperto, da cui fuoriuscivano diverse bobine di cavi elettrici con guaina. Nel veicolo è stato rinvenuto anche un cellulare da cui si è risaliti al proprietario, un soggetto noto alle forze dell’ordine, che poi è stato trovato a casa di un amico.
Nel tentativo di allontanare da sé i sospetti, il giovane ha dichiarato di aver subito proprio quella mattina il furto dell’automobile. Ai poliziotti non è sfuggito il nervosismo dell’uomo, oltre al particolare che lo stesso indossava vestiti visibilmente più piccoli della propria taglia e fuori stagione.
Il proprietario dell’abitazione, interpellato dagli agenti, ha ammesso di aver accolto l’amico in casa, nonché di avergli fornito un cambio d’abito e la possibilità di usare il bagno per lavarsi le mani sporche di grasso. Subito dopo, consegnati gli indumenti dell’amico, i poliziotti hanno potuto appurare che corrispondevano esattamente a quelli indossati dall’uomo visto fuggire dal capannone.
Il giovane fuggiasco, nonostante il rocambolesco inseguimento e i diversi espedienti usati, è stato quindi tratto in arresto e, su diposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.
La refurtiva, invece, consistente in circa 350 Kg di bobine di rame gommato, per una lunghezza approssimativa di 1 km, è stata sequestrata ed affidata in custodia giudiziale alle Ferrovie dello Stato Italiane.