Corpo messaggio
Mentre il sindaco di Messina, Cateno De Luca, conduce la sua battaglia personale per impedire nuovi accessi alla Rada San Francesco, in città le preoccupazioni sono palpabili. Soprattutto per quei focolai accertati che sembrano destinati a incrementare il numero dei contagi che già, in tutta la provincia, hanno abbondantemente sforato quota 100. L’impressione, da più parti, è quella che la lotta al Covid-19 vivrà momenti decisivi nei prossimi giorni. Per quanto riguarda la casa di riposo di Via Primo Settembre, dopo la decisione di trattare tutti i soggetti all’interno come contagiati, ieri è arrivata una decisione diversa e probabilmente più ragionevole. La struttura è stata posta in isolamento sanitario fiduciario. I positivi saranno ricoverati al reparto di Malattie Infettive di Barcellona Pozzo di Gotto e saranno eseguiti tamponi sugli altri ospiti e sul personale. Dei 23 tamponi già eseguiti, 20 sono stati positivi, con sette anziani già ricoverati al Policlinico. Rimane da sciogliere il nodo relativo all’arrivo del coronavirus nella struttura. Per quanto riguarda invece il focolaio del Neurolesi, i pazienti positivi sono stati ricoverati al Policlinico, quelli negativi al Piemonte. Alla Casa di Cura Cristo Re, l’unico paziente risultato positivo è stato trasferito al Policlinico dopo essere stato in isolamento su un piano della struttura a lui dedicato. Sembra però che altri pazienti accusino sintomi simili a quelli del coronavirus e saranno quindi sottoposti a tampone. Intanto, il rettore dell’Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea, ha firmato il decreto con il quale alla seconda sessione degli esami di stato di abilitazione alla professione medica, i tirocinanti sono abilitati all’esercizio professionale in seguito al giudizio di idoneità acquisito nel corso del tirocinio pratico – valutativo.