Che la Procura di Messina volesse vederci chiaro sulla gestione dell’emergenza coronavirus nel capoluogo peloritano è ormai chiaro da qualche giorno. Da quando cioè è stato aperto il fascicolo iniziale, con il cosiddetto modello 45, senza ipotesi di reato e senza indagati. L’impressione è che adesso il modello 45 possa trasformarsi in modello 21 con indagini preliminari, ipotesi di reato e quindi probabilmente anche indagati. Vista la delicatezza della situazione, è comprensibile il riserbo a Palazzo Piacentini.
Al momento è ipotizzabile che gli inquirenti possano agire per delitti contro l’incolumità pubblica legati alla diffusione dell’epidemia in città. E qui il pensiero non può che andare alle mancate autodenunce e rispetto della quarantena per alcuni partecipanti alla ormai tristemente nota settimana bianca. E’ ipotizzabile che la Procura voglia vederci chiaro anche sui focolai sviluppatisi in città. E non è da escludere anche un passaggio sulla distribuzione dei tamponi.