“Da oltre due anni sostengo che le fake news rappresentano ormai una conclamata emergenza sociale. Non si tratta di un fenomeno a carattere casuale o episodico. E’ ormai evidente che esiste un’industria delle fake news. Bene è venuto fuori ufficialmente che la pandemia di coronavirus viaggia parallelamente all’infodemia generata attorno al Covid-19 per distorcere la realtà e influenzare il dibattito pubblico”.
Così il Sociologo Francesco Pira, commentando la serie di Fake News che si stanno diffondendo insieme al Coronavirus.
Secondo il Docente dell’Università di Messina “Le fake news non sono innocue bufale ma dietro ogni azione di disinformazione c’è precisa strategia che punta, anche in una situazione di emergenza a guidare il passaggio dall’infodemia alla psicodemia, e quindi allarme sociale, paura e panico. Anche i dati pubblicati dall’Oxford Internet Institute (Bradshaw, Howard, 2018) evidenziano come in 30 paesi sui 48 oggetto dell’indagine, agenzie governative, partiti politici stanno sfruttando le piattaforme social per alterare l’ambiente informativo, veicolare disinformazione e fake news, per promuove scetticismo e sfiducia con l’obiettivo di polarizzare i processi di formazione del voto, alimentare derive populiste e minare i processi democratici di partecipazione politica. E tra i paesi che mostrano le maggiori criticità è inserita proprio l’Italia.!
Secondo quanto riportato dalle maggiori agenzie di stampa e media la campagna avviene mentre diversi Paesi, resi vulnerabili dalla crisi-Covid 19, «devono già affrontare la minaccia di scalate ostili ad asset strategici».
!«L’effetto della disinformazione, – conclude Pira – è quello di destabilizzare i Paesi colpiti, indebolendo la tenuta dei Governi, già alle prese con l’emergenza Coronavirus.”