L’attenzione si alza per quanto riguarda le case di riposo nel territorio della provincia di Messina. Sulle oltre 100 strutture che insistono sul territorio saranno effettuati a stretto giro i tamponi necessari. L’obiettivo è quello di avere un quadro complessivo completo. Le case di riposo intanto dovranno inviare all’Asp schede per ogni paziente. Quelle che non hanno ricevuto il vademecum necessario potranno richiederlo per e-mail all’ente attuatore. L’iter prevede la nomina di un responsabile del biocontenimento, la tracciabilità di tutto il personale e tamponi ogni quindici giorni così come sugli ospiti. Previste inoltre la formazione sullo smaltimento dei DPI, l’implementazione di igiene personale e pulizia delle strutture e l’organizzazione di attività e pasti in ambienti comuni. Inoltre, il coordinatore per l’emergenza Covid-19, Giuseppe Laganga, ha annunciato che saranno effettuati controlli per scovare eventuali case di riposo che si sottrarranno ai controlli. Intanto è polemica nella polemica tra alcuni sindaci della provincia e il sindaco metropolitano Cateno De Luca. I primi cittadini si sono detti in disaccordo con alcuni punti del database pensato dal sindaco Metropolitano. Il sindaco di Milazzo, Giovanni Formica, ha contestato gli oneri a carico di altre Amministrazioni e chiede di modificare il provvedimento, eventualmente richiedendo esclusivamente la prova dell’avvenuta trasmissione della richiesta o, meglio, per quanto riguarda la città di Milazzo, della comunicazione al sindaco, dando per scontato che l’Amministrazione ricevente adotterà ogni misura utile a scongiurare il rischio di diffusione del contagio in conformità alle disposizioni emanate dai governi nazionale e regionale e a tutela della comunità amministrata». Il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, ha ritenuto inapplicabile l’ordinanza del sindaco di Messina.