Con una lettera indirizzata al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e per conoscenza al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, il Sindaco di Messina, on. Cateno De Luca chiede le dimissioni del Ministro dell’Interno, per i fatti risalenti all’ormai famosa “Renault 4”.
“Ho scritto una lettera d’amore al Ministro dell’Interno – dichiara il Primo cittadino – per informarla che ieri pomeriggio, Vincenzo Marino, il mio collega sindaco di Mazzarino, in provincia di Caltanissetta – oltre a pubblicare sui social un video di denuncia – mi ha chiamato per informarmi che la Renault 4, sulla quale una comitiva di artisti di strada sta attraversando la Sicilia in lungo e in largo, era giunta nel nisseso, senza alcuna autorizzazione istituzionale. Mi ero già occupato di questa vicenda quando la suddetta Renault 4 era stata avvistata da un autotrasportatore sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria ed era stata ripresa in un filmato che, in poche ore, aveva fatto il giro del web, destando clamore, sorpresa e anche una comprensibile rabbia da parte di chi stava già affrontando le restrizioni della quarantena e si sentiva preso in giro da una così palese violazione di ogni disposizione di legge. Infatti, alla domanda del Sindaco Vincenzo Longo, sul perché della loro presenza a Mazzarino, i viaggiatori hanno semplicemente risposto di essersi messi in viaggio perché ad Aci Trezza – dove si erano fermati – vivevano in 8 in una stanza e non avendo di che cosa nutrirsi, avevano deciso di spostarsi, affermando di essere stati autorizzati a tale spostamento. La circostanza ovviamente non corrispondeva al vero e al Sindaco del Comune di Mazzarino non è rimasto altro da fare se non identificarli, denunciarli, trovare loro un posto dove obbligarli a trascorrere il periodo di isolamento, facendosi altresì carico di fargli eseguire il test tampone e provvedere al vitto ed alloggio per tutta la durata dell’isolamento”.
“In poche parole – continua il Sindaco Peloritano – ecco dimostrata per l’ennesima volta l’assoluta fallacia di un sistema di controlli da voi architettato che è valido solo sulla carta. Persone che entrano in Sicilia e si spostano da un Comune all’altro, esponendo le comunità locali ai rischi di un contagio esponenziale e che costituiscono un problema solo per le massime autorità locali di sanità, i Sindaci, che poi, una volta che se li trovano nel loro territorio, sono costretti a trovare le soluzioni per tutelare la collettività e fare applicare delle disposizioni che, come è ormai dimostrato, sono prive di misure per assicurare la loro concreta attuazione. Avevo già denunciato la totale irregolarità delle prassi con le quali avviene il trasporto dei passeggeri sullo Stretto e per la mia intemperanza, motivata dalla constatazione di una perdurante mancanza di attenzione verso il Sud e la Sicilia, il Ministro degli Interni mi ha denunciato per vilipendio”.
“Ho atteso per oltre una settimana che il Governo si pronunciasse sull’unica soluzione in grado di arginare il flusso incontrollato di passeggeri – aggiunge il Primo cittadino – senza ricevere neanche un formale diniego, scontrandomi con la sorda indifferenza da parte delle Istituzioni. Non mi era più consentito attendere oltre, ed è per questo che il 5 aprile ho emesso l’Ordinanza n. 105 con la quale ho istituito ed attivato la banca dati per la registrazione on-line dei passeggeri che attraversano lo Stretto di Messina “Si passa a condizione.
Dopo due giorni di intensa attività per la verifica delle numerosissime domande di registrazione pervenute sia dai pendolari che dai viaggiatori occasionali, domani il sistema dei controlli previsto nella detta Ordinanza entrerà in vigore e consentirà finalmente ai Sindaci dei Comuni della Sicilia di conoscere, con congruo anticipo, chi sta arrivando nei loro territori e dove trascorrerà il periodo di isolamento, evitando che si ripetano situazioni paradossali come quella che ieri ha vissuto lo stesso Sindaco del Comune di Mazzarino. Almeno una richiesta però vorrei che fosse presa in considerazione dai diretti interessati – conclude De Luca. Signora Ministro, non mi mi permetto più neanche di lasciarle sfoderare l’eventuale ultimo residuo di bon ton istituzionale che le sarà rimasto per garantire agli italiani un bel regalo pasquale: le sue dimissioni da Ministro dell’Interno. Signor Presidente della Regione Siciliana, le rammento che dei Ponzio Pilato, la storia dell’umanità ne è costellata, e spero che lei non contribuisca ad accrescere ulteriormente tale parte del firmamento. Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, quando avrà capito almeno il senso pratico dell’amministrazione di un condominio, mi chiami al suo cospetto, sarò lieto di farle da aiuto inserviente”.