In Sicilia il lockdown per contenere i contagi da Covid-19 ha ‘bruciato’ in un mese 2,1 miliardi di euro di valore aggiunto, quasi mezzo milione i lavoratori rimasti a casa, mentre i 600 euro del ‘Cura Italia’ hanno coperto il 34,5% dei 1.740 euro persi da ogni autonomo e partita Iva. E’ il quadro che emerge per l’isola dallo studio realizzato dallo Svimez.
Il lockdown costa 47 miliardi al mese, 37 al Centro-Nord, 10 al Sud. Considerando una ripresa delle attività nella seconda parte dell’anno, il Pil nel 2020 si ridurrebbe, in base a un report redatto dagli economisti della SVIMEZ Salvatore Parlato, Carmelo Petraglia e Stefano Prezioso, coordinati dal Direttore Luca Bianchi, del -8,4% per l’Italia, del -8,5% al Centro-Nord e del -7,9% nel Mezzogiorno. Dal report emerge che: 1) l’emergenza sanitaria colpisce più il Nord, ma gli impatti sociali ed economici “uniscono” il Paese 2) il Sud rischia di accusare una maggiore debolezza rispetto al Centro-Nord nella fase della ripresa, perché sconta inevitabilmente la precedente lunga crisi, prima recessiva, poi di sostanziale stagnazione, dalla quale non è mai riuscito a uscire del tutto. 3) Occorre completare il pacchetto di interventi per compensare gli effetti della crisi sui soggetti più deboli, lavoratori non tutelati, famiglie a rischio povertà e micro imprese.
Qui il rapporto completo.