sabato, Novembre 23, 2024

Via ai lavori per la realizzazione dei percorsi Covid all’ospedale di Sant’Agata M.llo

Piantina ospedale s.agata

Tra botta e risposta, dubbi e polemiche, va avanti il progetto per la realizzazione dell’ala dedicata ai pazienti Covid all’interno dell’ospedale di Sant’Agata Militello.

Era stata l’assessore regionale alle autonomie locali Bernardette Grasso, nella giornata di sabato, a comunicare il parere contrario della direzione dell’Ospedale santagatese, attaccando l’Azienda Sanitaria dicendo che “l’incapacità gestionale e l’irresponsabilità, a tutti i livelli, non possono bloccare la fattibilità di un progetto ben redatto dal soggetto attuatore, cioè il dott. Giuseppe Laganga, direttore generale Policlinico di Messina”.

Qualche minuto dopo la risposta del Direttore Generale dell’ASP di Messina, Paolo La Paglia, in una nota in cui comunicava che, nella qualità di legale rappresentante dell’Azienda sanitaria provinciale si trovava obbligato a tutelarne l’immagine nelle sedi competenti.
Poi anche il messaggio di vicinanza e appoggio all’assessore Grasso da parte di 9 sindaci del distretto sanitario.

Oggi la notizia che l’ente attuatore dell’unità di crisi per l’emergenza Coronavirus in provincia di Messina ha affidato i lavori per la realizzazione dei percorsi separati per i pazienti Covid-19.

E i lavori al presidio ospedaliero di Sant’Agata Militello, affidati all’impresa Fazio Antonino di Barcellona per un importo al netto del ribasso di 49.743 euro, sono pronti a partire.
Saranno due le fasi: nel primo step, entro 11 giorni, è prevista la realizzazione dei percorsi Covid e 38 posti letto per degenti.
Il secondo step, con un secondo affidamenti dei lavori per 180mila euro, prevede  la realizzazione di quattro posti di terapia intensiva e dovrebbe concludersi in 40 giorni e comunque entro il 31 maggio.

Prevista la possibilità di un percorso indipendente al reparto di radiologia per l’esecuzione di Tac ai pazienti covid con noleggio provvisorio di una Tac trasportabile esterna per evitare l’uso comune dello strumento con pazienti non Covid ed abbattere dunque l’eventuale rischio contagio.

Il progetto, al piano terra del corpo B dell’ospedale, prevede

– Area triage infettivologico, con percorsi separati per operatori e pazienti, due stanze con bagno in camera e due con bagno dedicato per pazienti in attesa di tampone, l’area triage, medicheria, ambulatorio visite, depositi separati sporco e pulito, servizi igienici per il personale ed archivio.

– Terapia intensiva (locali delle ex cucine), con quattro posti che rimarranno anche al termine della fase di emergenza.

– al primo piano (attuale cardiologia):            16 posti al primo piano per degenti , ampliabili di +2 posti, con percorsi di accesso “pulito” ed uscita “sporca” per gli operatori indipendenti da quello per i pazienti.

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– al secondo piano (attuale medicina): 19 posti al secondo per degenti, ampliabili di +1 posto.

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Si ringrazia Sant’Agata Informa per le immagini del progetto.

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