venerdì, Novembre 22, 2024

Milazzo. Uno screening sul Covid-19 con poche gocce di sangue. E il Consiglio dona tablet a Ostetricia

ospedale-milazzo

Una semplice puntura sul dito, appena tre gocce di sangue e, dopo otto minuti, arriva il risultato. Il tutto senza alcuna controindicazione. A Milazzo parte lo screening epidemiologico attraverso test sierologici mirati al contrasto della diffusione del contagio da coronavirus. Un’innovazione importante, di cui Milazzo vuole essere apripista. Il sindaco Giovanni Formica ha annunciato che, in questa prima fase, saranno coinvolti il personale della polizia municipale, i dipendenti attualmente in servizio a Palazzo dell’Aquila e i volontari che stanno supportando l’ente durante questa emergenza coronavirus. Si tratta di un test rapido che non vuole sostituire il tampone che rimane, comunque, il principale strumento di rilevamento della malattia, ma che fornisce indicazioni importanti. Con i dati raccolti, sarà costruito un database epidemiologico. Preziosa la generosità di un laboratorio d’analisi del territorio. L’obiettivo è estenderlo alla cittadinanza comunque a determinate fasce di popolazione ritenute più esposte, al fine di osservare il fenomeno da una prospettiva più ampia. Alla presenza del dottor Giuseppe Falliti, primario del reparto di patologia clinica dell’ospedale Papardo di Messina, è stata avviata l’iniziativa e il medico ha sottoposto al test un dipendente comunale e un volontario. Il dottor Falliti, dopo aver fatto il punto della situazione sull’emergenza sanitaria nella provincia di Messina, sui comportamenti corretti da seguire per limitare la diffusione del virus e sulla necessità di rispettare le misure di contenimento, ha illustrato le caratteristiche del test che è davvero semplice e immediato. Si effettua eseguendo una puntura sul polpastrello di un dito e prelevando una goccia di sangue capillare. I risultati in meno di dieci minuti. Intanto il Consiglio Comunale ha deciso di acquistare dei tablet da donare al Reparto di Ostetricia dell’Ospedale Fogliani. L’amore, ai tempi del coronavirus, è anche una carezza su uno schermo. Un modo per non privare mariti e compagni del dolcissimo e unico momento della nascita di un figlio, rimanendo vicini alla propria partner.

 

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