I lavoratori postali sono stati esclusi dallo screening epidemiologico da Covid 19. Così è stabilito dalle circolari del Ministero della Salute e dalle ordinanze del presidente della Regione Siciliana e dall’assessorato alla Salute che individua i cittadini a rischio.
A ribadirlo sono stati i rappresentanti del settore postale di Cisl, Cisal, Confsal Comunicazione e Ugl. “Con molto rammarico ma anche stupore, hanno scritto Giuseppe Lanzafame, Giovanni Curia, Lucio Aprile e Giuseppe Aranci, segretari generali dei quattro sindacati, abbiamo appreso la notizia, nonostante i servizi postali, siano stati inclusi nei decreti della Presidenza del Consiglio fra quelli classificati dalla Legge come servizi pubblici essenziali e di pubblica utilità.
Secondo i sindacati questa esclusione è una discriminazione della categoria dei postali siciliani che sino a oggi hanno assicurato un presidio sociale in tutta la Regione rischiando il contagio per se stessi e i propri familiari. Si sono rivolti al presidente Nello Musumeci e all’assessore alla salute Ruggero Razza, perchè questa “dimenticanza” venga risanata con l’inclusione dei lavoratori nella circolare.
E’ fondamentale, hanno dichiarato in conclusione Lanzafame, Curia, Aprile e Arancio, che proprio in concomitanza della imminente fase 2, con un naturale rischio di assembramento, si effettui la prevenzione di questi lavoratori esposti così fortemente al rischio contagio.