Non escludere i mandatari dagli aiuti previsti nel decreto aprile per gli autori e i lavoratori dello spettacolo.
E’ l’appello che, in una lettera al ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini, rivolgono i professionisti che in Italia provvedono alla raccolta dei diritti d’autore per conto della Società degli autori e degli editori.
Nella missiva, sottoscritta da tutte le sigle sindacali – come riferisce l’agenzia Ansa, i mandatari lanciano un appello in favore della loro categoria che, sottolineano, “rischia di essere spazzata via dalla tragedia che sta funestando il mondo del lavoro”. Riferendosi ad una richiesta dell’ex sottosegretario ai beni culturali Gianluca Vacca che invitava il Governo a privilegiare autori ed artisti, i mandatari chiedono invece di non essere penalizzati, ricordando il ruolo cruciale della mansione da loro svolta, raccogliendo i diritti per conto della Siae “ma anche le attività erariali per conto delle Agenzie delle Entrate e Monopoli” .
La categoria dei cinquecento mandatari Siae, ricordano le diverse sigle sindacali, “garantisce posti di lavoro a circa milleduecento persone – gli impiegati e collaboratori delle varie circoscrizioni mandatarie e quindi ragioniamo su un totale di circa millesettecento posti di lavoro. Non da meno, la rete dei mandatari Siae raccoglie l’80% del diritto d’autore sul territorio nazionale e praticamente il 100% di tutti i diritti dei piccoli autori che vivono di pubbliche esecuzioni ed esibizioni dal vivo – i cosiddetti concertini). La sussistenza di tanti piccoli autori, pertanto, è legata a doppio filo all’attività dei mandatari Siae, senza il lavoro dei quali, perderebbero la loro maggiore fonte di guadagno. I piccoli autori vivono soprattutto di diritti derivanti dagli spettacoli in pubblico”.
Di qui la richiesta al governo che “nella stesura del decreto ministeriale la destinazione della quota del 10% dei compensi per “copia privata” incassati nel 2019 abbia una ripartizione equa per le seguenti categorie: 33% agli autori; 33% agli artisti interpreti ed esecutori; 33% lavoratori autonomi – mandatari”. Se così non fosse, concludono, “gli agenti mandatari sono destinati a morire, quindi nessuno potrà più raccogliere il diritto d’autore e con loro moriranno tutti i piccoli autori”.