Ci sono date che riportano indietro, riaprono lo scrigno dei ricordi, belli o brutti, tristi o allegri, che ci fanno sorridere o riscoprono ferite mai rimarginate dentro la nostra anima.
Era il 27 aprile del 2013 quando Enrico Caruso, una vera e propria istituzione a Capo d’Orlando e nel territorio circostante, ci lasciò.
Oggi ci piace ricordare Enrico… una persona a cui abbiamo voluto bene, presente con il suo modo di fare, di agire, di sorridere alla vita. Quando, improvvisamente ci si trova a fare i conti con il dolore della scomparsa, a cercare un senso a quello che è accaduto, le emozioni diventano contrastanti: si può provare tristezza, solitudine e disperazione, apatia e assenza di emozioni o, al contrario, agitazione, rabbia e inquietudine, senso di smarrimento.
Si sente la mancanza fisica e di tutto ciò che la persona rappresentava per chi gli stava intorno, il legame, l’affetto, i progetti, le amicizie, le discussioni fatte insieme, le litigate, i contrasti, i film condivisi, le storie passate. Poi si torna a vivere in una normalità, deprivata di un pezzo di noi…
Massimo Scaffidi