venerdì, Novembre 22, 2024

Torrenova, il no del sindaco all’installazione di impianti “5G”

salvatore castrovinci

Dopo Cateno De Luca per la città di Messina e Mauro Aquino per Patti, anche il sindaco di Torrenova Salvatore Castrovinci, prende posizione sull’installazione nel territorio comunale di impianti tecnologici di nuova generazione per la comunicazione mobile 5G, con l’ordinanza sindacale n. 29 emessa in data odierna. La “quinta generazione” di reti mobili è la tecnologia di connessione che utilizzeranno i nostri smartphone e i tanti di oggetti connessi di uso comune con la caratteristica principale di permettere molte più connessioni in contemporanea, con alta velocità e tempi di risposta molto rapidi. L’uso della nuova tecnologia, allo stato, in Italia, ha appena concluso la fase sperimentale in cinque città campione (Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera), sotto l’egida del ministero dello Sviluppo economico e le compagnie che si sono aggiudicate i lotti  – Vodafone, TIM, Iliad, Wind Tre, Fastweb – si preparano a costruire le reti di quinta generazione.

In applicazione del principio di precauzione sancito e riconosciuto dall’Unione Europea, con Ordinanza Sindacale è stato fatto divieto a chiunque di sperimentare, installare e diffondere sul territorio comunale impianti con tecnologia 5G in attesa di dati scientifici più aggiornati.” comunica il primo cittadino torrenovese. “Trattandosi di una tecnologia c.d. di quinta generazione, che garantisce multi-connessione e velocità, al momento non esistono studi sull’impatto sull’ambiente e sulla cittadinanza, tanto che già diversi Tribunali Amministrativi si sono orientati per la sospensione delle autorizzazioni ritenendo prevalente l’interesse pubblico alla tutela della salute. Nessun preconcetto sullo sviluppo tecnologico e sull’evoluzione della comunicazione, che, peraltro, proprio in questi giorni di blocco forzato per la pandemia, ha consentito un’indispensabile e proficua interconnessione virtuale,” conclude Castrovinci ma solo necessità che prima vengano acquisito uno studio preliminare sulla valutazione del rischio sanitario e ambientale, evitando così che i cittadini diventino cavie inconsapevoli.”

Facebook
Twitter
WhatsApp