E’ stato durante la diretta facebook tenuta oggi pomeriggio che il sindaco di Torrenova, Salvatore Castrovinci ha espresso perplessità in merito all’art. 13 dell’ordinanza n. 18 del 30 aprile scorso emessa dal Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che esonera alcune categorie di lavoratori, che rientrano in Sicilia da altre regioni, dall’obbligo di sottoporsi alla quarantena. Il primo cittadino, che ha prima fatto un confortante riepilogo sull’andamento dell’epidemia nel territorio comunale, che al momento vede zero positivi e solo 3 persone in isolamento domiciliare, perchè rientrate da altre regioni, ha poi riassunto brevemente le novità contenute nella nuova ordinanza sindacale di oggi che recepiscono una serie di allentamenti disposti sia dal governo nazionale che da quello regionale, sulle misure per il contenimento dell’epidemia da covid-19. Il sindaco ha premesso che ritiene giusto ed umano consentire il rientro di studenti e lavoratori disoccupati fino ad oggi bloccati in altre regioni italiane o all’estro, soprattutto se si trovano in una situazione di difficoltà finanziaria, ferme restando le regole relative alla loro registrazione nelle liste regionali apposite e all’osservanza del regime di quarantena imposti con le precedenti disposizioni. Bandisce e condanna slogan e strumentalizzazioni politiche su una “Sicilia blindata” contro i rientri da altre località, il sindaco Castrovinci, individuando in ben altre situazioni le possibili fonti di nuovi contagi in Sicilia. Dubbi, infatti, sono stati sollevati sull’esonero dalla procedura di registrazione e quarantena e successivo tampone concesso ad alcune specifiche categorie di lavoratori che rientrano da altre località. Si tratta di operatori sanitari pubblici e privati, appartenenti alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, parlamentari, autotrasportatori e lavoratori pendolari. In virtù del fatto che le predette categorie, per la tipologia di lavoro svolto, sono maggiormente esposte al rischio di contrarre e diffondere il virus, come ormai comunemente accertato, il primo cittadino di Torrenova chiede che vengano adottate altre misure di controllo e prevenzione nei confronti di queste categorie di persone, che, allo stato, invece, stando alla lettera dell’articolo 13, sembrerebbe possano fruire di libera circolazione sul territorio regionale senza restrizione alcuna, con il rischio di causare l’insorgere di nuovi focolai. In questa prospettiva, Castrovinci durante la diretta social entra in palese contrasto con la linea adottata dal governo regionale e ha chiesto alo stesso una revisione della norma oppure di volerne chiarire la portata, anche e soprattutto al fine di non vanificare l’ottimo lavoro fin qui svolto nel contenimento dell’epidemia da Sars-cov2 in Sicilia da tutte le amministrazioni.