Arriva un appello, con una lettera inviata al sindaco di Piraino Maurizio Ruggeri e alla Giunta comunale, da parte dell’imprenditore Nino Ziino, direttore commerciale della complesso turistico “Riviera del Sole” di Gliaca di Piraino. Ziino chiede rassicurazioni sul futuro del tessuto commerciale del paese ed interventi per favorire un nuovo sviluppo.
“Egregio Signor Sindaco,
in tante occasioni ho utilizzato questo mezzo per comunicarLe e informarLa sui tanti obiettivi raggiunti o su iniziative da intraprendere ,in diverse vesti, da operatore economico nel settore turistico e da presidente del CCN ‘’LA CASTELLANA’’, carica che a malincuore sono stato costretto a lasciare per ulteriori impegni professionali. Ruolo che mi ha permesso di conoscere a fondo il tessuto commerciale produttivo del territorio nelle sue peculiarità.
In questo momento complesso e difficile, diversamente dalle precedenti interlocuzioni, le scrivo per manifestarLe le mie preoccupazioni.
Ho cercato di analizzare attività per attività, settore per settore, ipotizzando e immaginando come e quale potrebbe essere la ripartenza dopo questa drammatica vicenda.
Il tessuto commerciale, vera anima di un paese costretto a fronteggiare un’economia traballante e sofferente ancor prima del COVID-19: commercianti, che con sacrificio, spirito di servizio, abnegazione e attaccamento alla propria attività, tenevano duro e contavano i giorni uno ad uno, per arrivare al mese di Marzo che consentiva loro quella boccata di ossigeno per riuscire a tirare avanti.
È arrivato il tanto agognato mese di marzo, quest’anno purtroppo oltre al sole, al tepore e ai colori ha portato il maledetto virus, che ha obbligato il governo ad attuare il lockdown, misura che oltre a privarci delle nostre attività, del nostro lavoro, ci ha tolto anche le libertà personali.
Oggi, dopo quasi 60 giorni di fermo, ogni commerciante, artigiano, operatore economico, imprenditore cerca di pensare ad una imminente ripartenza, ma le ultime notizie non sono incoraggianti.
Sicuramente questo virus ha cambiato ognuno di noi e cambierà le nostre attività, il nostro lavoro e le nostre abitudini di vita.
L’Italia e ancor più la Sicilia, sono delle realtà fortemente legate all’economia turistica, che da questa emergenza risulterà la più danneggiata e compromessa.
Basti considerare che nella visione più ottimistica, le stime delle perdite in questo settore si attestano quasi all’80%. Ciò significa: perdita di occupazione diretta e indiretta, un inevitabile abbassamento del potere di spesa e della qualità della vita.
Il rischio che le attività non riescono a ripartire è concreto.
Mi chiedo e Le chiedo: quanti saranno gli esercenti che riusciranno a rialzare la propria saracinesca?
Dobbiamo ridisegnare le nostre attività, i nostri ambienti di lavoro, la nostra accoglienza turistica. Dobbiamo trovare il modo, facendo tutti gli sforzi possibili, affinché i nostri lavoratori e collaboratori nella massima sicurezza, possano riprendere le attività, ma è necessario garantire anche un SICURO luogo di lavoro, agli ospiti, clienti e fruitori di servizi, spazi adeguati in grado di sconfiggere e contrastare anche la psicologia della paura.
Tante saranno le nuove tendenze: il delivery food, lo smart working , l’e-commerce.
Il turista sarà diverso, qualora riuscissimo ad aprire, saremo costretti a puntare al turismo di prossimità possibilmente regionale o al massimo nazionale, sarà ancor più necessario valorizzare ogni singolo angolo e attività del nostro territorio.
Caro signor sindaco, unitamente alla sua giunta e ai consiglieri di maggioranza e opposizione, che ci leggono in copia, oggi Lei deve assumersi l’impegno morale e istituzionale di adottare e porre in essere tutte quelle iniziative volte a generare quella potenza di fuoco di cui parla il presidente Conte.
Si faccia portavoce, coinvolgendo, ognuno per le proprie competenze, i suoi colleghi sindaci, gli assessori regionali, il presidente della regione Sicilia, il governo nazionale e se serve, persino il presidente della Repubblica per contribuire a NON decretare il fallimento e la chiusura delle partite Iva presenti sul territorio.
Cominci Lei,
abbattendo per le aziende, il carico tributario di competenza comunale Irpef,Tasi, Tari, Tosap, tassa di soggiorno.
Crei, un protocollo comunale per i proprietari delle seconde case, oggi sfitte, spesso facenti parte di un commercio sommerso, concedendo loro qualora le mettessero sul mercato turistico REALE delle agevolazioni.
Chieda, alle istituzioni competenti:
l’abbattimento totale della quota IMU per l’annualità 2020 e la riduzione del 50% per le successiva annualità 2021;
l’esonero del carico contributivo dei lavorativi per il 2020/2021;
l’adozione di incentivi per le assunzioni 2020/2021;
delle deroghe edilizie per i soli interventi di adeguamento e ampliamento strutturale per dare ai nostri lavoratori e ai nostri ospiti dei luoghi sicuri ed efficienti;
L’istituzione di una ZONA FRANCA in Sicilia per il turista.
Questi provvedimenti e in particolare la zona franca, sarebbero il volano e le risorse per riuscire a tirarci fuori da questo baratro.
Signor sindaco, le aziende sono in ginocchio, per riaprire hanno bisogno di interventi tempestivi e straordinari, non si può continuare a temporeggiare, non c’è tempo, occorre FARE PRESTO e intervenire in modo corale e sinergico pubblico e privato.
Sicuramente, io non conosco la soluzione esatta per rimediare a tutto questo, però possiedo la grinta da lottatore ferito che, anche se al tappeto, non vuole incassare il KO definitivo.
Dobbiamo fare l’impossibile per evitare il collasso!
In momenti straordinari servono interventi straordinari!
Stiamo vivendo un tragico momento di storia che ricorderemo per sempre, una guerra sanitaria ed economica combattuta contro un nemico forte ma invisibile.
Tutti insieme dobbiamo puntellare, sostenere e affrontare questa drammatica situazione.
Signor sindaco, non infranga i nostri sogni, il tessuto produttivo, l’ospitalità del suo territorio non possono farcela da soli, Lei ha l’obbligo come primo cittadino di lottare e condurre insieme a Noi questa difficile impresa UNITI CE LA FAREMO, dobbiamo farcela!
Questa missiva è scritta con il cuore da un SICILIANO, passionale, umile servitore di questo territorio, ma condivisa sicuramente da tutti gli operatori economici.
Tutti insieme dobbiamo credere e sognare in grande, scommettere sulla rinascita delle nostre attività,
SOLO INSIEME SI PUO’.
Nino Ziino”