Il Responsabile locale “Movimento Siciliani Liberi-Patti” Enzo Natoli, torna a parlare di quanto sta accadendo all’Ospedale Barone Romeo. E’ stata infatti accordata la riduzione di posti letto e l’accorpamento di alcuni reparti, “impoverendo” l’Ospedale in un momento in cui invece è necessario far funzionare le strutture sanitarie a pieno regime. Di seguito la lettera integrale.
“Quello che è accaduto e sta accadendo all’Ospedale “Barone Romeo” di Patti è incredibile. Proprio quando sei Dirigenti dell’unità operative complesse di Cardiologia, Geriatria, Dialisi, Chirurgia Vascolare, Chirurgia Generale e Medicina avevano deciso di assegnare un medico a testa per fronteggiare l’emergenza al Pronto Soccorso, il Direttore sanitario Eugenio Ceratti ha lo stesso dato seguito alla sua precedente disposizione, che prevede l’accorpamento di Medicina e Geriatria-lungodegenza, con dieci posti letto ciascuno e Chirurgia Vascolare e generale con sei posti letto ciascuno.
Un dietrofront assurdo che, da un lato ridimensiona il ruolo dei primari dell’Ospedale Pattese e dall’altro “impoverisce” l’Ospedale di Patti in un momento in cui invece è necessario far funzionare le strutture sanitarie a pieno regime.
E con la situazione in cui si trovano gli ospedali di Barcellona e Sant’Agata Militello, Patti avrebbe potuto e può garantire, con ulteriori professionisti ed attrezzature richieste da tempo, una sanità all’altezza; vorrei ricordare a me stesso che ci si può ammalare di altro, oltre che di Covid.
Perché dunque accorpamenti e riduzioni? E’ il prologo dell’estate? Perché non procedere, come sarebbe stato e sarebbe fin troppo logico, all’assunzione di medici e infermieri, al momento “assecondata” anche dallo Stato? A parte questo, riteniamo opportuno che le forze politiche, sindacali e sanitarie locali facciano sentire la loro voce, perché questo provvedimento adottato dalla direzione sanitaria “puzza” e deve essere revocato.
L’Asp di Messina conosce questa situazione? Sanno tutto questo il Manager Paolo La Paglia ed il Direttore Sanitario Domenico Sindoni? Visto che non si tratta di tagli di nastro, tutto è caduto nel silenzio? Il Consiglio Comunale prenderà una posizione decisa? Lo stesso farà l’assemblea dei Sindaci del Distretto Sanitario?
Cercheremo, con tutte le nostre forze di difendere anche nei luoghi preposti (interrogazione Parlamentare all’Ars) la nostra Città, il nostro comprensorio, il nostro Ospedale, impegnando al massimo tutti, cercando di far emergere dal silenzio in cui è stata relegata (tranne una solo eccezione il Cons. Cimino) questa incredibile assurda questione.”