La Lega entra nel governo in Sicilia. Il Carroccio avrà la delega ai Beni culturali, rimasta nelle mani del presidente della Regione, Nello Musumeci, dopo la morte di Sebastiano Tusa. Per il resto, nessun cambio in giunta al momento. E’ quanto emerge a conclusione del vertice di maggioranza, durato circa cinque ore, durante il quale la coalizione di centrodestra ha affrontato alcuni temi politici.
I Il Carroccio ha sostenuto fin dall’inizio Musumeci, eleggendo all’Ars un deputato. “Il nostro ingresso ha un forte senso politico, perché intendiamo imprimere una svolta nella direzione della sburocratizzazione della macchina regionale, attraverso l’assessorato, ma anche in tutte le questioni amministrative che si porranno”. Lo dice il segretario della Lega in Sicilia, Stefano Candiani.
“Se nella visione di qualcuno, l’ingresso della Lega nell’esecutivo poteva rappresentare il pretesto per scompigliare le carte del governo regionale in un momento così delicato per la Sicilia, la Lega ha chiarito che la priorità è, invece, affrontare le questioni che stanno a cuore ai cittadini, specie in un momento così difficile dovuto agli effetti provocati a tutti i livelli dal covid19 – afferma Candiani – Una priorità che abbiamo posto a tutta la maggioranza, che ha mostrato di condividere con grande senso di responsabilità, apprezzando invece come l’ingresso della Lega rappresenti una spinta per l’attività dell’intera giunta regionale”.
“Mi preme sottolineare – conclude Candiani – che durante il vertice si è parlato per almeno tre ore di programmi e di questioni amministrative e solamente un’ora delle responsabilità da assumere nella giunta. Nel momento in cui ci sono questioni che possono creare impasse o altri blocchi, a noi interessa imprimere una spinta alla Regione siciliana. Questa è la Lega Salvini Premier”.