La Fp Cgil Sicilia, solleva la questione dell’eccessivo carico di lavoro assegnato al Corpo Forestale siciliano. “Già impegnato nella drammatica emergenza sanitaria, per il contenimento del Covid-19, dovrà accollarsi anche l’imminente attività legata alla campagna antincendio boschivo”.
Con una nota indirizzata al Governatore Nello Musumeci, all’Assessore regionale del Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, al Dirigente Generale ad interim del Comando Corpo Forestale, Calogero Foti, e ai deputati dell’Ars. Un organico che conta ormai poche unità rimaste in servizio su tutta l’Isola, circa 300, con età media di 59 anni. Distaccamenti che si trovano ad operare con una o due unità al massimo, riferisce il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, e il Coordinatore regionale Gaspare Comandè. Critica in questo senso la situazione nel messinese, dove in tutto opererebbero, secondo fonti della nostra redazione, poco più di una ventina di agenti. 5 in sala operativa, 1 a Messina Colli Sarrizzo, 3 a Caronia, 1 a Barcellona PG. 2 a Patti, 3 a Mistretta, 2 a Savoca, 1 a Naso ed 1 a S. Angelo di Brolo. A fronte di questo che gli agenti, però non hanno mai tradito il loro impegno sul territorio, nonostante il nuovo contratto risulti mortificante per la categoria. Non si sono tirati indietro di fronte ai nuovi e diversi servizi che li hanno visti in prima linea durante l’emergenza codiv-19. Con l’arrivo della stagione estiva – aggiungono Agliozzo e Comandè – occorre rafforzare le poche unità operative sul territorio con il personale che possiede qualifiche di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza in servizio presso le sedi centrali. Personale che, a causa di una programmazione efficace delle loro attività, è stato posto in “lavoro agile” con una evidente mortificazione del proprio ruolo, che certamente sarebbe maggiormente gratificato se utilizzato per il potenziamento delle attività. La FP CGIL chiede che il personale non appartenente ai “servizi essenziali” venga immediatamente messo in campo, rinforzando le sedi operative territoriali, ma anche di di individuare le risorse utili a supportare il lavoro straordinario e tutti gli altri istituti previsti dal C.C.R.L. per il personale operativo e, vista l’eccezionalità degli eventi, la distribuzione del salario accessorio legato ai carichi di lavoro. Si chiede di rendere applicabili al Corpo Forestale gli istituti contrattuali previsti per analoghi lavoratori del comparto sicurezza, per garantire sotto il profilo pensionistico parità di trattamento. In riferimento ad altre dinamiche, invece, il personale del Corpo Forestale è assimilato alle altre Forze di Polizia, come nel caso di incidenti, dopo i quali visite ed accertamenti clinici sono da effettuare negli gli ospedali militari prima di potere rientrare in servizio. Concludono Agliozzo e Comandè –È inaccettabile che, a parità di compiti con gli altri corpi di Polizia, il personale del Corpo Forestale debba avere un trattamento giuridico e pensionistico diverso.”