Contrastare il fenomeno degli incendi boschivi e di interfaccia in provincia di Messina in relazione all’imminente stagione estiva. Su questo argomento si è svolta nella sala di protezione civile della Prefettura di Messina una riunione in videoconferenza.
All’incontro, presieduto dal Prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi, hanno partecipato, oltre ai responsabili delle forze di polizia, anche i soggetti istituzionali, statali e regionali, a vario titolo coinvolti nelle attività antincendio, nonché il referente individuato dall’Anci in rappresentanza dei comuni dell’area ionica, tirrenica, nebroidea e insulare.
L’iniziativa ha assunto una particolare rilevanza a seguito dei recenti eventi incendiari che hanno interessato, in particolare, il versante tirrenico della provincia, destando grande allarme sociale e causando notevoli danni alle colture. Nel corso della riunione, il Prefetto ha illustrato le principali iniziative da mettere in campo per prevenire il possibile innesco di roghi all’interno del territorio provinciale, quali la pulizia dei cigli stradali a cura di Città Metropolitana, Comuni, Anas e Cas, la scerbatura delle aree adiacenti a siti industriali e alla sede ferroviaria a cura degli enti gestori e dei privati, il decespugliamento delle aree forestali demaniali con l’eliminazione di eventuale materiale soggetto a combustione.
Ha poi richiamato l’attenzione sulla centralità del ruolo dei sindaci, chiamati ad adottare ordinanze per vietare l’accensione di fuochi o braci per eliminare residui vegetali durante il periodo di massimo rischio incendi e, nel contempo, obbligare i proprietari dei fondi incolti ad attuare interventi di pulizia dei terreni, specie di quelli adiacenti le reti viarie di trasporto. A tale riguardo è emerso che, ad oggi, soltanto otto Comuni hanno emesso i predetti provvedimenti benché la stagione estiva sia ormai alle porte.
Ha poi sottolineato come, nelle more della diffusa e congruente predisposizione dei piani di protezione civile comunali, assuma particolare rilievo la puntuale ricognizione degli obiettivi sensibili presenti sul territorio e delle risorse disponibili, l’individuazione delle aree di evacuazione della popolazione e dei punti di approvvigionamento idrico da utilizzare per rifornire i mezzi impegnati nelle operazioni di spegnimento nonché la capillare informazione alla cittadinanza circa i comportamenti da seguire in caso di emergenza.
Contestualmente ha anche evidenziato l’importanza dell’istituzione, e successivo aggiornamento, del Catasto delle aree percorse dal fuoco, che consente ai comuni di realizzare una adeguata attività di prevenzione del rischio di innesco incendi. Una particolare attenzione è stata riservata alla questione riguardante la salvaguardia dei parchi naturalistici presenti nel territorio provinciale, e, segnatamente, il Parco dei Nebrodi e il Parco fluviale dell’Alcantara al fine di evitare che tale importante patrimonio ambientale non venga depauperato a causa di eventi incendiari.
Il Prefetto ha assicurato altresì il rafforzamento del controllo del territorio, nelle giornate interessate da un alto rischio di incendi, a cura delle forze di polizia, chiamate anche ad avviare una tempestiva attività di investigazione e ricerca degli autori di eventuali atti incendiari. Per ciò che invece attiene la gestione dell’emergenza, ha invitato il Consorzio per le Autostrade Siciliane a rinnovare, anche per il corrente anno, la convenzione con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, per assicurare la presenza, presso alcuni piazzali autostradali dotati di fonti di approvvigionamento idrico, di mezzi antincendio pronti a intervenire tempestivamente nei luoghi interessati da eventuali roghi. Inoltre ha richiamato l’attenzione sulla inderogabile necessità di dotare le gallerie autostradali di un numero congruo di estintori, attivando immediatamente i piani di emergenza in caso di criticità.
Nel corso dell’incontro sono stati anche trattati i profili di sicurezza relativi al monitoraggio e al ripristino delle condizioni di sicurezza degli elettrodotti che attraversano le zone boscate e, nel contempo, è stata richiamata l’attenzione sull’importanza di realizzare le opere di scerbatura dei terreni su cui sorgono i tralicci. In conclusione il Prefetto ha ribadito la necessità di non abbassare la guardia ma di attuare opportune iniziative a tutela della pubblica e privata incolumità e a salvaguardia del patrimonio naturale e ambientale del territorio attraverso il rafforzamento della cooperazione interistituzionale.
Sul punto si è riservato di inviare ai sindaci dei comuni della provincia – analogamente a quanto già fatto lo scorso anno – una apposita direttiva finalizzata a indicare le azioni preventive volte a garantire adeguati livelli di risposta alla problematica in esame atte a scongiurare, o almeno limitare, l’innesco o la propagazione degli incendi. I presenti hanno formulato proposte migliorative del sistema, individuando piani di azione con l’utilizzo di idonee risorse, non solo strumentali, ma anche umane, senza escludere il ricorso alle associazioni di volontariato. In tale contesto è stato richiesto alla Città Metropolitana di avviare mirate iniziative con le associazioni operanti nell’ambito della tutela dell’ambiente al fine di incrementare la sicurezza sul territorio.
In proposito è stato sottolineato il ruolo di primaria importanza che il nuovo codice di protezione civile assegna ai cittadini, chiamati, tra l’altro, a segnalare tempestivamente la presenza dei roghi e a partecipare attivamente, anche mettendo a disposizione proprie risorse, a supporto dei soggetti istituzionalmente preposti.