Doppia aggressione da parte di un detenuto al personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto. L’uomo, detenuto, nella sezione lavoro per scontare una misura di sicurezza di due anni, si è reso protagonista di una prima aggressione alle 19.30. Apparentemente aveva accusato un malore.
Gli agenti lo hanno trovato disteso a terra. Mentre si apprestavano a sollevarlo, sono stati aggrediti con testate e pugni e con oggetti scagliati contro di loro. Riportato alla calma, il detenuto pretendeva di essere accompagnato in ospedale, sebbene il medico competente non lo ritenesse necessario. Tra le 20.30 e le 21, il secondo episodio con l’uomo che inveiva verbalmente contro il personale, procurandosi dei tagli con una lametta e minacciando di fare lo stesso a chiunque si fosse avvicinato.
Inoltre, utilizzava una bomboletta di gas per tentare di appiccare un incendio. Così si è reso necessario un intervento antisommossa. La notizia è stata resa nota dalle organizzazioni sindacali SAPPE e OSAPP che, in un comunicato congiunto, si sono complimentate con il personale coinvolto del quale chiedono venga riconosciuto il giusto merito per avere messo a repentaglio la propria vita per riportare la calma, trattenendosi in servizio nonostante le contusioni poi giudicate guaribili i 15 e 10 giorni.
Le due organizzazioni puntano il dito contro l’Amministrazione Penitenziaria, alla qual chiedono che siano intraprese le giuste iniziative nei confronti dei soggetti che turbano la sicurezza dell’istituto. Nello specifico si contesta la mancata applicazione della circolare emanata dal Capo del Dap nell’ottobre 2018, chiedendo l’immediato allontanamento del detenuto e di che, avendo in passato commesso azioni che hanno turbato l’ordine, si trovano ancora ristretti nello stesso Istituto.