Alle parole devono seguire i fatti. Questo è l’imperativo rilanciato nel corso del “Forum delle Partite Iva” di Terme Vigliatore con il sindaco Domenico Munafò. Dal 29 aprile scorso oltre centotrenta operatori economici hanno lanciato l’allarme per chiedere sostegno all’esecutivo, elaborando un ventaglio di proposte.
Si parte dalla Tari, per la quale è stata chiesta l’abolizione a marzo, aprile e maggio, con una decurtazione in bolletta. Poi l’Imu: abbattimento per tre mesi per i proprietari di immobili che esercitano l’attività negli stessi locali. Tassa di soggiorno: destinazione del 50% per voucher da spendere in attività del territorio ed il restante 50% per facilitare lo spostamento dei turisti e dei residenti. La Tosap: espansione del suolo pubblico fino al 50% e assegnazione a titolo gratuito per chi lo richiede ex novo. Rottamazione ter: “abbattere” i tributi comunali con un’adeguata rateizzazione.
Successivamente programmare misure economiche a sostegno delle attività che hanno subito la chiusura forzata, accelerare il pagamento di chi ha crediti verso il comune, anche attraverso “transazioni” e prorogare le concessioni per altri sei mesi. Infine utilizzare il fondo da 360 mila euro nella disponibilità del distretto sociosanitario D28 per le “borse lavoro”, assicurando formazione di inoccupati sui temi di salute e sicurezza o con voucher per le imprese che devono formare il proprio personale o anche per la vigilanza delle spiagge libere e servizi ai cittadini.
Richiesta anche una campagna di promozione del territorio, vista la disponibilità delle spiagge e la totale balneabilità delle acque. Di questi argomenti se ne discuterà anche oggi in consiglio comunale.