venerdì, Novembre 22, 2024

2 Giugno – Storia e origini della Festa della Repubblica Italiana

Festa della Repubblica

Il 2 giugno 1946 gli italiani furono chiamati a scegliere tra monarchia e repubblica. Dopo il regno dei Savoia, la parentesi del fascismo e la Seconda guerra mondiale, quel referendum istituzionale fu un momento di svolta per il Paese. Il 54,3% degli elettori scelse la repubblica, dando vita all’Italia come la conosciamo oggi. Dall’anno successivo al referendum, il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica con eventi e ricorrenze in tutta la penisola e, all’estero, nelle ambasciate.

I risultati ufficiali di quella consultazione, per la prima volta nella storia italiana a suffragio universale, furono annunciati il 18 giugno: 12.718.641 di italiani aveva votato a favore della repubblica, 10.718.502 a favore della monarchia e 1.498.136 aveva votato scheda bianca o nulla. Alla luce di questi risultati, il 18 giugno 1946, la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della Repubblica Italiana.

Nel nord Italia la repubblica vinse in quasi tutti i centri urbani principali, mentre al sud il voto fu quasi ovunque per la monarchia (a Napoli 900 mila voti per la monarchia contro neppure 250 mila per la repubblica; a Palermo quasi 600 mila contro 380 mila); a Roma i voti per la monarchia furono più di quelli per la repubblica, di poco (circa 30 mila schede).

La ricorrenza cade dunque nel giorno in cui, con il voto dei cittadini, l’Italia decise di diventare una repubblica. Il 2 e il 3 giugno del 1946 si tenne il referendum che stabilì la forma istituzionale dello Stato italiano dopo la fine del fascismo. La prima Festa della Repubblica si è celebrata il 2 giugno del 1947. L’anno dopo, invece, per l’occasione si è tenuta la prima parata militare ai Fori Imperiali, da allora momento fondamentale delle celebrazioni. Il 2 giugno è stato dichiarato festa nazionale nel 1949.

La tradizione vuole che la giornata venga celebrata ufficialmente nella Capitale, ma c’è stata un’eccezione: nel 1961, in occasione dei 100 anni dell’unità d’Italia, si decise di spostare la manifestazione principale a Torino, città che è stata la prima capitale dell’Italia unita dal 1861 al 1865. Nel 1977, invece, per far fronte alla crisi economica, si decise di celebrare la Festa della Repubblica nella prima domenica di giugno, in modo da sopprimere una festività e contenere, così, i costi sociali della giornata. Si è tornati a celebrare la Festa della Repubblica il 2 giugno a partire dal 2001 per volere dell’allora capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi.

Il cerimoniale ufficiale prevede la deposizione di una corona d’alloro in omaggio al Milite Ignoto, all’Altare della Patria, da parte del Presidente della Repubblica, e la sfilata delle forze militari lungo i Fori Imperiali, a Roma. Oltre all’Esercito Italiano, alla parata partecipano anche la Polizia, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa Italiana e alcuni corpi della polizia municipale di Roma, della protezione civile e della Croce Rossa. Ovviamente quest’anno, a causa dell’emergenza Covid-19 sarà rivisto e non vedrà tanta gente riversarsi per le vie di Roma in attesa della parata, quindi anche i protocolli tradizionali hanno subito modifiche, cambiando, almeno per quest’anno, il volto della festa: niente sfilate davanti alla folla e cerimonie ridotte al minimo.

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