È stato un quinto anno indubbiamente diverso da come l’avevano immaginato per i maturandi del 2020, a causa delle misure di contenimento del Coronavirus.
Per forza di cose i ragazzi hanno dovuto rinunciare alla gita di quinto, ai festeggiamenti per l’ultimo giorno di scuola, alle sedute di studio collettive, ed anche la “Notte prima degli esami” sarà diversa: non la vivranno tutti insieme, perché non ci saranno prove scritte, ma solo un colloquio orale, che si svolgerà in presenza con tutte le precauzioni del caso.
I colloqui inizieranno mercoledì secondo un calendario prestabilito, e l’unica cosa identica al passato sarà l’ansia che da sempre accompagna chi si appresta a sostenere il primo vero esame della vita, irripetibile e indimenticabile.