Il Comune di Mirto, anche quest’anno presente a Gubbio, con il vice Sindaco Luigi Ialuna, alla commemorazione della strage di 40 Martiri, avvenuta il 22 giugno 1944 per mano nazista.
Una manifestazione che si ripete da 76 anni per ricordare le vittime di una strage che ha visto coinvolto le Comunità di Gubbio e di Mirto con l’uccisione, insieme ad altri 39 eugubini, del Vice Brigadiere dei Carabinieri Giovanni Zizolfi. Un concittadino nato e cresciuto a Mirto, dal suo arruolamento nell’Arma, fino alla comunicazione al Comune di Mirto da parte del commissario di stato civile di Gubbio della sua morte. Ucciso alla giovane età di 22 anni nella cittadina della sua fidanzata, dove si era recato in quei giorni. Alla sua storia ed al suo sacrifico è stato dedicato dal nipote Alessandro Zizolfi un libro dal titolo “Giovanni Zizolfi, Il sacrificio dimenticato” e presentato a Gubbio il 20 giugno nell’ambito delle iniziative legate alla Commemorazione.
Si rafforza ulteriormente un rapporto tra le due Comunità di Mirto e Gubbio che il sindaco della cittadina umbra, Filippo Stirati e la Presidente dell’Associazione 40 Martiri, Laura Tomarelli, amano definire un “gemellaggio del cuore”, il cui obiettivo è quello di comunicare un messaggio di Pace e di rispetto dei valori della vita, soprattutto per le giovani generazioni.
Sono soprattutto i giovani di Mirto che in questi anni hanno voluto riscoprire la figura di Zizolfi a cui è dedicata la scuola media. Grazie a loro è stata affissa, nel muro della casa di famiglia, una lapide-ricordo e ogni anno in occasione della “Giornata della Memoria” si ricorda il suo sacrificio. Nel tempo hanno scritto poesie dedicate ai Martiri, hanno adottato libri scolastici sulla storia di quel periodo e in particolare con il libro “Nel segno dei Padri”, del giornalista Giacomo Marinelli Andreoli, che racconta dei figli di due vittime Guglielmina, figlia di uno dei 40 martiri e Peter, figlio dell’ufficiale tedesco ucciso.
Quest’anno, per le limitazioni dovute al Covid, la commemorazione si è concentrata al Mausoleo dedicato alle 40 vittime con gli interventi del Sindaco di Gubbio, del presidente dell’Associazione dei 40 Martiri e infine del Vice Sindaco di Mirto che ha evidenziato come questi momenti di forte sofferenza devono essere dei moniti contro le sopraffazioni e le dittature, ma devono rappresentare soprattutto occasioni di riflessione e di rinascita, per garantire pace, rispetto dei diritti umani e libertà.
Presenti anche il Capitano dei Carabinieri Fabio del Sette e il Maresciallo Giuseppe Peracchia, quest’ultimo in rappresentanza dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri.